Approfondimenti

2022 da record in Italia: per la prima volta abbiamo raggiunto 1.5°C di anomalia

Dal punto di vista del clima, il 2022 si conferma un anno eccezionale: è stato il più caldo che sia mai stato registrato in Italia

Il 2022 si è chiuso nel segno dell’eccezionalità per il clima dell’Italia, e ha messo in luce dati estremamente anomali, alcuni dei quali si configurano come nuovi record storici.

Innanzitutto l’anomalia termica annuale, che “sovrasta” i valori degli anni passati attestandosi a +1.5°C (confronto con media climatica del trentennio 1981-2010), nettamente più elevata del precedente record di +1.1°C del 2018. Si può, così, ufficialmente affermare che il 2022 è stato l’anno più caldo non solo dalla seconda metà del secolo scorso, ma almeno dal 1800, come evidenziato dalle preziose elaborazioni del ISAC-CNR.

Fra le aree del nostro territorio spicca il Nord-Ovest dove l’anomalia ha raggiunto la soglia di +2°C, che a livello annuale è uno scarto assolutamente eccezionale. Questo risultato è scaturito soprattutto dai livelli delle temperature massime diurne che, a livello nazionale, hanno superato il corrispondente valore medio climatico di 1.8°C, indice non solo di risalite di masse d’aria calda più frequenti della norma, ma anche di una maggior presenza di aree anticicloniche.

Ed è proprio quest’ultima caratteristica che ha favorito prolungati periodi siccitosi, in particolare durante i primi sette mesi dell’anno e nel mese di ottobre, che sono stati nel complesso pesantemente deficitari. A questo proposito, le elaborazioni di fine anno mettono in luce un altro dato eccezionale: l’anomalia delle precipitazioni annuali, pari a -21% (equivalente a 44 miliardi di metri cubi di acqua in meno), che si pone al 2° posto fra le più ampie, di poco sotto il record del 2001 (-23%) il quale, tuttavia, è stato molto meno caldo del 2022.
Anche sotto questo aspetto sono le regioni nord-occidentali che si distinguono rispetto al resto del Paese, contando ben 11 mesi siccitosi (solo dicembre ha visto un bilancio positivo); il corrispondente accumulo annuale, inferiore del 42% rispetto alla media, è stato il più basso della serie storica dalla fine degli anni ’50 del secolo scorso.

Leggi anche:

Il recente declino del manto nevoso sulle Alpi è senza precedenti negli ultimi 600 anni

Groenlandia, tra il 2000 e il 2011 le temperature più alte dell’ultimo millennio

Simone Abelli

È meteorologo presso Meteo Expert dal 1999. Nel 1995 consegue la laurea a pieni voti in Fisica con una tesi sull’analisi statistica delle situazioni meteorologiche legate agli eventi alluvionali che hanno interessato l’Italia. Dal 1996 al 1998 svolge attività di ricerca nell’ambito del progetto europeo MEDALUS sul problema della desertificazione nel Mediterraneo. Dal 2008 al 2015, diviene uno dei meteorologi di riferimento delle reti televisive Mediaset. Principali pubblicazioni: “Il clima dell’Italia nell’ultimo ventennio” e “Manuale di meteorologia”.

Recent Posts

Adattamento o mitigazione? Secondo gli scienziati la lotta alla crisi climatica passa da entrambe

Dato il livello di surriscaldamento globale antropogenico raggiunto - circa + 1,2 °C rispetto al…

24 ore ago

Canale di Panama, la prolungata siccità sarebbe stata “improbabile” senza El Niño: lo studio

La grave siccità che ha colpito Panama, con ripercussioni anche per il trafficatissimo Canale di…

24 ore ago

Kenya, non c’è pace: nuove gravi inondazioni e oltre 70 vittime

Il Kenya continua a fare i conti con forti piogge e inondazioni nei pressi di…

3 giorni ago

Usa, tornado devastastanti in Nebraska e Iowa

Negli Usa si sta verificando una violenta fase di maltempo e, soprattutto tra venerdì e…

5 giorni ago

La Natura è ufficialmente artista, genera royalties e finanzia progetti ambientali

Il Museo per le Nazioni Unite - UN Live è un’organizzazione internazionale che ha come…

7 giorni ago

Alluvioni devastanti in Kenya: Nairobi sott’acqua

Negli ultimi giorni il Kenya è stato colpito da forti piogge, che hanno causato devastazioni…

7 giorni ago