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California, il manto nevoso è quasi nella media dopo due anni di oscillazioni estreme

Per i funzionari statali si tratta di una "media fantastica" che fa ben sperare per l'approvvigionamento idrico durante le stagioni calde e secche

La California fa registrare un dato climatico positivo dopo anni di oscillazioni estreme: l’ultima misurazione del manto nevoso è quasi nella media. Certamente un riscontro positivo anche per l’approvvigionamento idrico dei prossimi mesi nonché un risultato non così scontato alla luce di un clima che continua a cambiare.

California, in tutto lo stato il manto nevoso è arrivato a circa il 110%: una misurazione estremamente rara in un clima che cambia

La quarta misurazione dell’anno del manto nevoso è considerata la più rivelante in California poiché serve per capire come andrà più o meno l’approvvigionamento idrico durante le stagioni più calde e secche. Il manto nevoso rappresenta ovviamente una fonte di risparmio idrico per lo stato, fornendo circa il 30% dell’acqua della California e riempiendo lentamente i serbatoi, pompando fiumi e torrenti e bagnando i terreni quando si scioglie, durante le stagioni calde e secche. Aprile segna tipicamente l’uscita dalla stagione delle precipitazioni, motivo per cui questa misurazione ha così tanto peso.

I funzionari statali parlano di una “media fantastica” dopo due anni di “oscillazioni molto grandi”. La media del manto nevoso negli anni a venire potrebbe diventare una caratteristica sempre meno comune della California, affermano i funzionari. L’indagine manuale condotta presso la stazione Philips nella Sierra Nevada ha mostrato 165 cm di neve accumulata, ovvero circa il 113% della media per questa località.

Quali sono le oscillazioni estreme del manto nevoso di cui parla il governo della California e perché il risultato di aprile 2024 è il migliore

Il manto nevoso della California misurato a inizio aprile 2024 risulta essere nella media, un risultato che soddisfa a pieno il governo della California, in particolare dopo gli ultimi due anni di oscillazioni estreme. Ma cosa significa? Un manto nevoso più piccolo mostra i rischi di scarsità d’acqua e di siccità che potrebbe incombere nei mesi più caldi e secchi. Al contrario, un manto nevoso di grandi dimensioni come quello del 2023 porta con sé il rischio di smottamenti e inondazioni a mano a mano che il clima si riscalda e la neve si scioglie. Proprio per questo un manto nevoso “nella media” è un risultato importante e positivo, anche per portare avanti i benefici idrici dell’anno precedente.

La misurazione della neve nel 2023 è stata allarmante: ad aprile dello scorso anno è stata pari al 237% della media, dopo che lo stato ha subito il clima più secco della sua storia. Proprio per questo gli esperti ritengono che queste oscillazioni stanno diventando una nuova realtà e che di conseguenza servono metodi innovativi e alternativi per la gestione delle risorse idriche.

Adesso si osservano con attenzione le temperature cercando di capire quando e come la neve si scioglierà

La misurazione del manto nevoso di aprile è arrivata dopo un inizio di stagione poco incoraggiante, quando la pioggia totale aveva superato la neve facendo temere una scarsità di neve per lo stato con tutte le conseguenze del caso. Poi una serie di tempeste invernali molto fredde ha permesso un accumulo di neve molto rapido, una tendenza che rischia di diventare la normalità.

Adesso i gestori delle risorse idriche monitorano con attenzione l’andamento delle temperature per capire quanto rapidamente potrebbe sciogliersi la neve. Uno scioglimento troppo rapido, infatti, potrebbe lasciare meno acqua disponibile da catturare e immagazzinare. I cambiamenti alimentati dalla crisi climatica hanno creato nuove complicazioni in termini di pianificazione, soprattutto perché le temperature possono essere difficili da prevedere. La California sta già lavorando da tempo a nuove strategie più sostenibili per immagazzinare e distribuire meglio l’acqua quando sarà abbondante e un forte manto nevoso, con l’acqua che scorre prontamente in superficie, regala allo stato una relativa tranquillità per poter mettere a punto metodologie efficaci.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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