Oggi a Madrid hanno inizio i lavori della Cop25, la Conferenza delle Parti della Convenzione delle Nazioni Unite sul clima: è un vertice che avrebbe dovuto essere ospitato dal Cile, ma il governo del Paese, scosso da dure proteste e violentissimi scontri, ha deciso di rinunciarvi.
Il testimone passa dunque alla capitale spagnola, dove i lavori della Cop 25 proseguiranno fino a venerdì 13 dicembre con lo scopo di dare il via a importanti passi politici volti ad affrontare l’emergenza del clima che cambia e a tenere fede agli Accordi di Parigi, che continuano a rappresentare il principale punto di riferimento. Alla conferenza parteciperanno i leader di circa 50 Paesi, grande assente il presidente degli Stati Uniti Donald Trump che ha recentemente avviato formalmente la procedura per abbandonare gli Accordi di Parigi. A rappresentare gli Usa ci sarà però la speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi.
Le aspettative sul vertice sono alte insomma, e la conferenza dovrà continuare il lavoro iniziato in Polonia con la Cop24. In particolare, nel corso della Cop25 si punterà a risolvere questioni legate al Climate Package, un “pacchetto” di decisioni che riguardano una moltitudine di aspetti legati all’emergenza del clima, che vanno dal mondo della finanza climatica alla gestione delle foreste, passando anche per gli effetti che i cambiamenti climatici hanno sulle persone più fragili, sul territorio, sugli ecosistemi e sull’economia.
Prima dell’apertura dei lavori, il segretario generale dell’ONU António Guterres ha sottolineato la gravità della situazione: «Il punto di non ritorno non è più oltre l’orizzonte», ha detto. E ha aggiunto che «nei prossimi 12 mesi sarà essenziale garantire impegni nazionali più ambiziosi, in particolare da parte dei principali produttori, per iniziare immediatamente a ridurre le emissioni di gas serra a un ritmo coerente con l’azzeramento delle emissioni nette entro il 2050».
Anche l’Italia parteciperà alla Cop25 con un padiglione gestito dal Ministero dell’Ambiente che ospiterà diversi eventi sul clima a partire da martedì 3 dicembre. Il Ministero spiega che, «con la partecipazione di Connect4Climate (campagna globale di comunicazione sui cambiamenti climatici in seno a Banca Mondiale), richiamerà l’attenzione sul ruolo che possono svolgere i giovani nella lotta ai cambiamenti climatici quale motore della società civile e su come rendere più resilienti ai cambiamenti climatici gli insediamenti in Africa, dando la parola a rappresentanti di rilievo per ciascuno dei due incontri nella media zone che verrà allestita nello stesso padiglione dell’Italia». Lo stesso Ministero dell’Ambiente organizzerà un confronto su “La de-carbornizzazione del sistema Italia: sfida e opportunità” con la partecipazione dell’ISPRA, Centro Euro-Mediterraneo sui cambiamenti climatici e Politecnico di Milano.
Le università Bocconi di Milano e il Politecnico di Torino organizzeranno incontri sul cambiamento climatico, l’energia e le grandi città. Per quanto riguarda le regioni, l’Abruzzo, le Marche, l’Umbria e l’Emilia Romagna hanno promosso seminari sulle strategie di adattamento e mitigazione. In occasione dei numerosi side-event messi in cantiere dalle principali agenzie delle Nazioni Unite (FAO, UNDP, WHO, ecc.) verranno trattati diversi argomenti: dagli oceani alla gestione dell’emergenza climatica tramite soluzioni basate sulla natura, ai i legami tra cambiamenti climatici e salute, la trasparenza.
Link utili:
Qui è possibile consultare il programma completo del vertice
Qui è possibile consultare il programma del Padiglione italiano.
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