Una ricerca del DTU National Space Institute in Danimarca, pubblicata su Science Direct e Advances in Space Research, ha dato una ulteriore conferma dell’accelerazione dell’innalzamento dei mari. Il livello degli oceani e dei mari si sta infatti alzando sempre più velocemente, ad un ritmo di quasi 3 mm ogni anno a partire dagli anni ’90. Ma il suo aumento non è costante: il ritmo sempre è più veloce e, per questo, ai 3 mm di base bisogna aggiungerne 1 extra ogni 10 anni.
La conferma arriva da una ricerca basata su dati europei realizzata dalla studentessa Tadea Veng, sotto la supervisione del professore Ole Baltazar Andersen della DTU Space. Nella ricerca sono state prese in esame le variazioni del livello del mare nel corso degli ultimi 40 anni attraverso dati provenienti dai satelliti europei.
Lo studio ha dimostrato che l’innalzamento del livello dei mari sta accelerando a un ritmo di quasi +0,1 mm ogni anno (0,095 mm). Il risultato conferma la valutazione dell’IPCC, basata sui dati dei satelliti americani, secondo cui l’innalzamento dei mari accelera di 0,084 mm ogni anno. Questa ricerca inoltre include dati preziosi sul livello dei mari della regione artica, fornendo così un quadro della situazione più completo.
Leggi anche: Il “fattore Antartide” potrebbe triplicare l’innalzamento del livello del mare |
«Negli ultimi anni ci sono stati molti dibattiti sull’affidabilità dei dati provenienti da Topex/Poseidon, tra i satelliti più vecchi della flotta americana, a proposito dell’innalzamento dei mari – commenta il Professore Ole Baltazar Andersen-. Per questo sono molto importanti i risultati ottenuti utilizzando i dati dei satelliti europei. L’accelerazione è un fattore importante per prevedere l’innalzamento futuro dei mari».
Il livello degli oceani e dei mari di tutto il mondo sta aumentando e il ritmo con cui avviene è sempre più veloce. Ora non ci sono più dubbi. Tra il 1991 e il 2019 gli oceani si sono alzati di circa 75 mm e in futuro il ritmo potrebbe aumentare ulteriormente. Secondo il report dell’IPCC, infatti, nel peggiore scenario climatico possibile, tra il 2081 e il 2100 il livello dei mari potrebbe aumentare di 8-16 mm ogni anno, il che potrebbe risultare in un innalzamento complessivo di quasi 1 metro rispetto ai livelli attuali. Se così fosse, la prima città a finire sott’acqua sarebbe Venezia.
Dato il livello di surriscaldamento globale antropogenico raggiunto - circa + 1,2 °C rispetto al…
La grave siccità che ha colpito Panama, con ripercussioni anche per il trafficatissimo Canale di…
Il Kenya continua a fare i conti con forti piogge e inondazioni nei pressi di…
Negli Usa si sta verificando una violenta fase di maltempo e, soprattutto tra venerdì e…
Il Museo per le Nazioni Unite - UN Live è un’organizzazione internazionale che ha come…
Negli ultimi giorni il Kenya è stato colpito da forti piogge, che hanno causato devastazioni…