La siccità nel nord del Kenya sta assumendo proporzioni drammatiche. Si tratta della seconda stagione consecutiva in cui le piogge sono venute meno in questo settore del Paese, una zona semi-arida, a differenza del sud più fertile e più verde. Il presidente Uhuru Kenyatta ha dichiarato lo stato di disastro nazionale.
La mancanza di pioggia si traduce drammaticamente nel fatto che 2,4 milioni di persone nella regione avranno difficoltà a trovare cibo nelle prossime settimane, secondo quanto riporta il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite. Moltissimi animali sono morti per la mancanza di acqua e la situazione non è destinata a migliorare.
Nel passato in Kenya la siccità era in gran parte prevedibile e ciclica: mediamente ogni 5-10 anni si viveva un periodo arido ma nello spazio temporale tra una fase e l’altra i pascoli e i corsi d’acqua avevano il tempo di rigenerarsi rapidamente. Ora stiamo assistendo alla siccità ogni due anni, a volte ogni anno.
Le temperature nel nord del Kenya sono aumentate di 0,34°C per decennio dal 1985 al 2015 e si prevede che aumenteranno ulteriormente, con le ondate di calore nei prossimi cinque decenni che probabilmente aumenteranno di lunghezza tra i 9 e i 30 giorni rendendo più difficile coltivare o mantenere il bestiame a causa della maggiore evaporazione dell’acqua. .
Nelle prossime settimane gran parte del nord del Kenya vedrà precipitazioni inferiori alla media secondo il Dipartimento meteorologico del Paese. Si prevede inoltre che il cambiamento climatico aumenterà la frequenza e la gravità della siccità nella regione. Quest’anno è caduto solo il 25-30% delle piogge attese per il periodo secondo l’NDMA, un’agenzia governativa del Kenya.
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