Quest’anno la primavera è arrivata in netto anticipo in Alaska. Il mese di marzo è stato decisamente più caldo del normale: secondo l’Alaska Climate Research Center, l’anomalia dipende dalla persistenza di un’area di alta pressione sull’area. Temperature record sono state registrate da 10 delle 19 stazioni meteo in Alaska e la città di Barrow ha vissuto il mese di marzo più caldo degli ultimi 100 anni. Ad Anchorage sono stati battuti record di temperatura massima e non sono stati registrati accumuli di neve al suolo nell’arco di tutto il mese. È la seconda volta che accade.
In molte zone le temperature si sono spinte su valori prossimi allo zero. Una condizione che ha anticipato in molti caso la fusione del ghiaccio, con conseguenze visibili anche dal satellite. Nella città di Anchorage, ad esempio, il ghiaccio si è fuso molto in anticipo rispetto alla norma: si tratta è il quarto episodio dopo i record segnati nel 2016, 1980 e 1987. Secondo gli esperti questa eccezionale impennata delle temperature fa parte di un quadro più ampio: una tendenza, negli ultimi anni, ad un generale riscaldamento dello stato americano, una ulteriore prova del cambiamento climatico in atto.
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