Greta Thunberg ha attaccato l’amministrazione USA, accusata di aver sospeso l’applicazione delle leggi per l’ambiente durante l’epidemia di Coronavirus.
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Su Twitter, Greta Thunberg ha scritto che l‘Agenzia per la protezione dell’ambiente sta sfruttando il Coronavirus «per creare scappatoie per distruggere l’ambiente».
Greta Thunberg ha condiviso un articolo di The Hill che spiega come l’EPA (Environmental Protection Agency) abbia effettivamente sospeso l’applicazione delle leggi che tutelano l’ambiente decretando che, durante l’epidemia di Coronavirus, le aziende non sarebbero state obbligate a rispettare gli standard ambientali.
Per il momento l’agenzia non ha indicato una scadenza per questo provvedimento, che di fatto permette a tutte le industrie di aggirare le leggi ambientali. A mandare avanti la richiesta per questa moratoria, non a caso, è stata la potentissima industria del petrolio. Ma la maggior parte delle industrie più inquinanti sta già cercando di trarre vantaggio dalla situazione: colpita duramente dai divieti messi in atto da diverse amministrazioni locali per quanto riguarda i sacchetti monouso, per esempio, la Plastics Industry Association ha chiesto al Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti di considerare questi provvedimenti come un rischio per la salute e di «contribuire a fermare la corsa al divieto di questi prodotti da parte di ambientalisti e funzionari eletti che mettono a rischio consumatori e lavoratori».
Anche Cynthia Giles, che ha guidato l’ufficio di controllo dell’EPA durante l’amministrazione Obama, ha duramente criticato la mossa dell’agenzia, descrivendola come un’abdicazione dei suoi doveri. Con questa dichiarazione, ha affermato Giles, l’Agenzia per la Protezione dell’Ambiente «indica alle aziende di tutto il Paese che non dovranno affrontare l’applicazione della legge anche se inquinano illegalmente l’aria e l’acqua in violazione delle leggi ambientali, purché sostengano che tali mancanze siano in qualche modo “causate” dalla pandemia del virus. E consente loro anche di evitare il monitoraggio, quindi potremmo non sapere mai quanto sia stato grave l’inquinamento prodotto», ha scritto in una dichiarazione a The Hill.
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