Si fermano le attività petrolifere in Groenlandia. La decisione è stata presa quest’estate dal governo di sinistra che si è insediato in aprile. In una nota diffusa dall’Associated Press, il governo guidato da Múte Bourup Egede ha detto che la scelta è stata un «passo naturale» e che si tratta di una svolta indispensabile per far fronte alla crisi climatica.
«Il futuro non è nel petrolio», ha detto l’esecutivo assicurando di «prendere seriamente la crisi climatica».
Finora la ricerca di petrolio nell’isola, nella parte più settentrionale dell’Oceano Atlantico, non è risultata molto redditizia, ma secondo delle stime dell’istituto geologico degli Stati Uniti in Groenlandia si troverebbe circa un quinto delle riserve petrolifere ancora non sfruttate del Pianeta.
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