Tra i più colpiti dalla piaga della deforestazione, il popolo Ashaninka che vive nella Riserva indigena di Kampa do Rio Amônia ha di recente ottenuto un riconoscimento senza precedenti. Dopo una disputa legale che si è protratta per più di vent’anni, infatti, il 1° aprile è stato firmato un accordo che garantisce alla tribù un risarcimento di quasi 3 milioni di dollari USA e scuse ufficiali per l’abbattimento di migliaia di alberi che sono stati distrutti per rifornire l’industria europea dell’arredamento oltre quarant’anni fa.
La notizia arriva dal Brasile, dove la popolazione vive in una riserva vicino al confine con il Perù:
Più di vent’anni fa la tribù ha intrapreso le vie legali contro alcune compagnie che operano nel campo del legname accusandole per i danni provocati attraverso la deforestazione dell’area in cui vive. Antonio Rodrigo, avvocato degli Ashaninka, ha commentato la vittoria affermando che questo caso influenzerà la sorte di «centinaia di migliaia di casi, in Brasile, su gravi crimini ambientali».
I 3 milioni di dollari verranno pagati alla tribù in cinque anni e il risarcimento verrà utilizzato per finanziare progetti a beneficio della comunità, dell’Amazzonia e dei popoli della foresta pluviale.
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