Sabato 14 agosto Haiti è stata colpita da un terremoto ancora più intenso di quello che devastò l’isola nel 2010 uccidendo oltre 200 mila persone. La nuova scossa, di magnitudo 7.2, è stata registrata alle 8.30 circa del mattino (ora locale) con epicentro nel settore occidentale di Haiti, in una zona meno densamente popolata rispetto a quella colpita 11 anni fa.
A un giorno dalla tragedia si continua a scavare senza sosta tra le macerie: tantissime persone sono ancora intrappolate sotto gli edifici crollati. Secondo gli ultimi aggiornamenti il numero dei dispersi è ancora indefinito, mentre al momento risultano almeno 1.800 persone ferite e il bilancio delle vittime, 304, sembra destinato ad aggravarsi in modo significativo.
La situazione è tragica negli ospedali, che sono già più che saturi. Un medico di Les Cayes ha riferito al New York Times che nel suo ospedale stanno finendo le scorte, comprese quelle di strumenti basilari come gli aghi, e a causa dei danni che si registrano lungo le strade è molto complicato fare arrivare sul posto soccorritori, medicinali e perfino cibo.
Le cose sembrano destinate a complicarsi ulteriormente nei prossimi giorni: una tempesta tropicale, Grace, sta infatti avanzando verso Haiti e secondo le previsioni arriverà domani, lunedì 16 agosto, colpendo il Paese con un’ondata di maltempo molto violenta.
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