Inquinamento

Inquinamento, Italia tra i 70 Paesi con la peggiore qualità dell’aria al mondo: i dati

Nella classifica ponderata sulla popolazione, il World Air Quality Report di IQAir colloca l'Italia al 67esimo posto tra i Paesi con più inquinamento atmosferico.

È stato pubblicato di recente il rapporto annuale World Air Quality Report di IQAir, che fa luce sui livelli di inquinamento registrati in tutto il mondo. In particolare, il focus è sul PM 2.5, ovvero le polveri sottili identificate anche come “particolato fine”, che hanno un diametro aerodinamico inferiore o uguale ai 2,5 µm.
Il PM 2.5 si origina dalle combustioni di quasi tutti i tipi, come quelle che si verificano negli impianti per la produzione di energia, quelle dei motori e di molti processi industriali, ma anche quelle degli incendi e della combustione della legna finalizzata al riscaldamento.

2021 global map color coded by annual average PM2.5 concentration. Source: IQAir

I dati

Nel suo rapporto, IQAir confronta le misurazioni di PM 2.5 effettuate in migliaia di località in 117 Paesi. Ne emerge che nel 2021 il Paese con i tassi peggiori di inquinamento è stato il Bangladesh, seguito da Chad, Pakistan e India.

Non sono positive le notizie che riguardano la qualità dell’aria del nostro Paese. Nella classifica – ponderata sulla popolazione – l’Italia si trova al 67esimo posto.

È importante tenere conto del fatto che i dati si riferiscono alla media delle registrazioni effettuate dalle stazioni dell’intero territorio nazionale e che la classifica è stata ponderata sulla popolazione. Purtroppo, le zone più inquinate del nostro Paese hanno

Source: IQAir, 2021 World Air Quality Report
Source: IQAir, 2021 World Air Quality Report

Inquinamento da polveri sottili: gli effetti sulla salute

Al momento, spiega IQAir, l’inquinamento atmosferico è considerato la più grande minaccia per la salute ambientale del mondo: si stima che provochi sette milioni di morti in tutto il mondo ogni anno.

L’Istituto Superiore di Sanità conferma che le conseguenze dell’inquinamento legato alle polveri sottili possono essere molto gravi per la salute.

L’esposizione prolungata nel tempo anche a bassi livelli di PM10 e PM2,5 è associata all’aumento di disturbi respiratori come tosse e catarro, asma, diminuzione della capacità polmonare, riduzione della funzionalità respiratoria e bronchite cronica insieme ad effetti sul sistema cardiovascolare. L’esposizione al pulviscolo più piccolo (PM2,5) è stata associata ad un aumento della mortalità per malattie respiratorie e ad un maggior rischio di tumore delle vie respiratorie. I tumori sono stati collegati anche alla presenza di sostanze cancerogene attaccate alla superficie delle particelle (come gli idrocarburi policiclici aromatici-IPA nel caso della fuliggine) che, attraverso il PM2,5 possono arrivare fino alla parte più profonda dei polmoni, dove sono assorbite dall’organismo.
Nelle persone sensibili come asmatici, individui con malattie polmonari, malattie cardiache e negli anziani è ragionevole aspettarsi un peggioramento delle loro condizioni e dei loro disturbi. I bambini fino a 12 anni, avendo una frequenza di respirazione doppia, introducono nei polmoni volumi d’aria maggiori rispetto agli adulti e possono essere a maggior rischio per alcuni effetti respiratori come gli attacchi di asma bronchiale.

Secondo l´Organizzazione Mondiale della Sanità, per il particolato non è possibile definire un valore limite al di sotto del quale non si verificano nella popolazione effetti sulla salute: per questo motivo la concentrazione di PM10 e PM2,5 nell’aria dovrebbe essere mantenuta al livello più basso possibile.
Tuttavia, le nuove Linee guida dell’OMS sulla qualità dell’aria riportano che riducendo il PM10 a 20 microgrammi per metro cubo si potrebbe arrivare a una riduzione della mortalità del 15%, attraverso la diminuzione dell’incidenza delle malattie dovute a infezioni respiratorie, delle malattie cardiache e del tumore al polmone. Per il PM2,5 l’OMS propone a tutela della salute valori guida per l’esposizione della popolazione pari a 10 microgrammi per metro cubo su base annuale.

Leggi anche:

Microplastiche trovate per la prima volta nel sangue umano

Antartide, collassa una piattaforma di ghiaccio delle dimensioni di Roma

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

Recent Posts

Emergenza maltempo: i 4 fattori che hanno determinato l’evento estremo in Lombardia

Ci sono almeno quattro fattori che hanno concorso a determinare la situazione di maltempo estremo…

10 ore ago

Maltempo: Nord Italia sott’acqua, la situazione resta critica. Gli aggiornamenti

Un'ondata di maltempo estremamente violenta si sta abbattendo in queste ore sul Nord Italia: ieri…

15 ore ago

Natura e clima: come i bisonti possono catturare tanta CO2 quanta quella di 2 milioni di automobili

La natura e la fauna selvatica in soccorso del clima. Una ricerca ha infatti scoperto…

17 ore ago

Spendiamo fino a 48 miliardi l’anno in sussidi che danneggiano la natura

A meno di un mese dalle elezioni europee del 8-9 giugno, un rapporto pubblicato dal…

2 giorni ago

Siccità: l’Italia tra i 21 punti critici nel mondo per scarsità idrica

La siccità è un problema sempre più grave ed urgente che attanaglia diverse parti del…

2 giorni ago

Cambiamenti climatici e foreste: non tutte le specie di alberi ce la faranno a resistere

Una ricerca effettuata in sinergia dalle Università di Vienna e di Monaco, pubblicata sulla rivista…

2 giorni ago