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Italia prima in Europa per gli impatti sulla salute delle centrali elettriche a gas

L'inquinamento atmosferico è la principale minaccia ambientale per la salute nel nostro Continente e nel mondo

L’Italia ricopre un triste primato: è al primo posto in Europa per gli impatti sulla salute delle centrali a gas, che ad oggi costituiscono la metà del fabbisogno elettrico del Paese.
I dati arrivano dal rapporto “False fix: the hidden health impacts of Europe’s fossil gas dependency” pubblicato nelle scorse ore da HEAL, ISDE e ReCommon.

Lo studio analizza gli effetti sulla salute della combustione di gas fossili ed evidenzia l’elevato rischio sanitario connesso. Nel 2019, nella Ue e nel Regno Unito, l’inquinamento atmosferico dovuto alla combustione di gas fossile per la produzione di energia ha determinato costi sanitari fino a 8,7 miliardi di euro.
L’onere sanitario maggiore si è verificato in Italia, Germania, Regno Unito, Francia, Paesi Bassi e Spagna, gli stessi Paesi in cui gli impianti a gas fossile generano le emissioni più elevate.

Sempre considerando solo il 2019, la combustione di gas fossili per la generazione di energia o calore ha causato nell’UE e nel Regno Unito oltre 2.800 decessi prematuri da inquinamento dell’aria (PM2.5, NO2 e ozono).
La combustione di fossili come carbone, petrolio e gas è una delle principali cause dell’emergenza climatica attraverso il rilascio di CO2 e metano ma anche di quantità significative di pericolosi inquinanti atmosferici, tra cui particolato (PM), biossido di azoto (NO2) e biossido di zolfo (SO2).

L’inquinamento atmosferico è la principale minaccia ambientale per la salute in Europa e nel mondo: la scarsa qualità dell’aria nell’UE causa circa 400.000 morti premature e centinaia di miliardi di euro di costi sanitari ogni anno.
Esso è uno dei cinque principali fattori di rischio per le malattie non trasmissibili. Secondo l’OMS l’inquinamento atmosferico causa circa il 33% di nuovi casi di asma infantile, il 17% di tutti i casi di cancro ai polmoni, il 12% di tutte le cardiopatie ischemiche, l’11% di tutti gli ictus e il 3% di tutti i casi cronici broncopneumopatia ostruttiva (BPCO). Nuovi studi stanno dimostrando anche effetti negativi dell’inquinamento atmosferico sulle malattie del cervello, tra cui la demenza e la salute mentale.

The Lancet Countdown on Climate and Health ha avvertito che “a causa dell’invecchiamento della popolazione europea, dell’urbanizzazione e dell’elevata prevalenza di malattie croniche, le popolazioni sono globalmente le più vulnerabili al caldo e gli impatti dell’emergenza climatica sono diventati visibili a tutti nell’estate del 2021″.

Il cambiamento climatico ha impatti diretti e indiretti sulla salute umana. Gli impatti diretti includono quelli di eventi meteorologici estremi, che sono in aumento in Europa, come ondate di caldo, siccità, forti piogge o inondazioni. Gli impatti indiretti includono l’emergere di nuovi allergeni e stagioni allergiche più lunghe, un aumento nelle malattie trasmesse da vettori o un aumento delle malattie infettive.

L’Agenzia internazionale dell’energia (IEA) ha recentemente sottolineato che per rispettare gli obiettivi dell’accordo di Parigi non è necessario costruire nuove infrastrutture fossili e anche l’Organizzazione mondiale della sanità (OMS) raccomanda una graduale eliminazione dei combustibili fossili nel settore energetico.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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