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Respirare il fumo degli incendi aumenta il rischio di nascite premature

Per le donne in gravidanza respirare il fumo degli incendi aumenta il rischio di nascite premature. Lo ha rivelato uno studio realizzato dall’Università di Stanford pubblicato questo mese sulla rivista scientifica Environmental Research. Tra il 2007 e il 2012 sono state 7000 le nascite premature associate all’esposizione delle madri al fumo degli incendi in California.

Lo studio ha preso in analisi la situazione della California, segnata da anni di vasti incendi complicati quest’anno anche dalle condizioni di estrema siccità. I ricercatori hanno preso in esame il periodo tra il 2007 e il 2012, combinando i dati satellitari che rilevano le concentrazioni di fumo e di PM2.5, con le nascite (non gemellari).

Le particelle finissime sprigionate in atmosfera dagli incendi quando vengono respirate entrano nel corpo e «causano infiammazioni e una cascata di effetti negativi sulla salute», ha dichiarato al Guardian Marshall Burke, co-autore dello studio nonché vicedirettore del Centro per la Sicurezza Alimentare e l’Ambiente dell’Università di Stanford.

New York avvolta dal fumo degli incendi che bruciano l’ovest degli USA

Lo studio ha dimostrato come ogni giorno in più di esposizione al fumo degli incendi provoca un aumento dello 0,49% del rischio di nascita pretermine, prima della 37ma settimana. Una esposizione dunque di una settimana al fumo degli incendi aumenta il rischio del 3,4%, un mese del 20%. Respirare una bassa concentrazione di fumo proveniente dagli incendi non è stata associata ad un aumento di nascite premature: questa connessione è stata rilevata però per concentrazioni di fumo medio-alte, con valori di PM2.5 tra 5-10 μg/m3 e oltre i 10 μg/m3.

Il fumo sugli Stati Uniti occidentali il 6 agosto 2021. Fonte NASA Earthobservatory

L’effetto è stato maggiore per le madri che di solito respirano aria pulita, mentre per le madri che di base sono più frequentemente esposte al fumo degli incendi, gli studiosi hanno rilevato un impatto inferiore. Secondo lo studio tra il 2007 e il 2012 sono state quasi 7000 le nascite premature associate all’esposizione delle madri al fumo degli incendi in California, il 3,7% di tutte le nascite pretermine.

L’anno peggiore preso in esame dallo studio è stato il 2008, quando il numero di nascite premature attribuito al fumo degli incendi è stato di 2000. Purtroppo, però, sappiamo che la situazione degli incendi è peggiorata drasticamente negli ultimi anni, periodo non preso in considerazione nell’analisi. Nel 2020, annata storica per gli incendi in California, ad esempio sono andati in fiamme oltre 1,6 milioni di ettari di territorio, inquinando l’aria per un mese per almeno la metà della popolazione californiana.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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