La costa orientale dell’Australia è stata travolta da inondazioni violentissime con un bilancio che finora parla di 10 vittime e ingenti danni. Migliaia di persone sono state costrette a lasciare le proprie abitazioni dopo una settimana di piogge torrenziali e inondazioni record. Le piogge sono iniziate il 22 febbraio nella città di Gympie, nel Queensland. Brisbane, capitale del Queensland, in soli tre giorni ha ricevuto circa l’80% delle precipitazioni che solitamente si verificano in un anno.
Il Queensland e il NSW hanno battuto una serie di record di pioggia. Nei sei giorni dal 23 al 28 febbraio, almeno 33 luoghi del Queensland hanno registrato più di un metro di pioggia. Parti del Queensland sudorientale e del NSW nordorientale hanno avuto precipitazioni almeno 2,5 volte superiori alla media del mese. Brisbane ha registrato oltre 600 mm di pioggia da venerdì a domenica battendo il record del 1974. Nell’ultima settimana ha ricevuto circa 790 mm di pioggia, sei volte la quantità che vede tipicamente durante tutto febbraio. In Tasmania si è verificata un’interruzione della rete Internet di circa sette ore prima che venisse completamente ripristinata. Il primo ministro australiano, Scott Morrison, fa sapere che sono già pervenute circa 80mila richieste di assistenza in caso di calamità in 35 diverse aree. Ancora molte persone risultano disperse mentre proseguono le evacuazioni.
La nazione vive sotto l’andamento climatico di La Niña da novembre mentre si prevede che si allenterà nei prossimi mesi. La Niña ha inaugurato un’estate più umida e fresca nell’Australia settentrionale e orientale, contribuendo alla siccità nel sud-ovest del Paese: Perth ha sperimentato l’estate più secca degli ultimi otto anni. Inoltre, il Bureau of Meteorology australiano ha affermato che i cambiamenti climatici continuano a influenzare il paese, anche con un aumento delle precipitazioni durante la stagione delle piogge da ottobre ad aprile e una “maggiore percentuale di precipitazioni dovute a eventi piovosi di breve durata ad alta intensità“.
Intanto prosegue l’allerta nel New South Wales dove nelle prossime 24-48 ore potrebbero cadere dai 100 ai 300 mm di pioggia con rischio di ulteriori gravi inondazioni. È stata emessa un’allerta maltempo per diverse zone del NSW, in particolare nella parte meridionale, fino alla città di Sydney. Si prevedono fino a domani forti piogge, venti distruttivi, maree anormalmente alte e possibile erosione costiera.
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