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I diamanti delle Alpi testimoni dell’origine della vita

Lo studio dell’Università di Milano-Bicocca recentemente pubblicato su Nature Communications

Uno studio pubblicato sulla rivista Nature Communications ha rivelato che i diamanti nati nel cuore delle Alpi possono trasmettere nuovi indizi sull’origine della vita. Sulla loro superficie infatti presentano molecole di carbonio organico, prova del fatto che i precursori della vita possono resistere in condizioni estreme finora impensabili, come a oltre 100 km di profondità e 600 C° di temperatura. Lo studio “Diamond growth from organic compounds in hydrous fluids deep within the Earth” è stato condotto da Maria Luce Frezzotti, geologa del dipartimento di Scienze dell’ambiente e della Terra dell’Università di Milano-Bicocca. “È una scoperta affascinante che specie di carbonio organico siano presenti all’interno della Terra, dove per definizione, a causa delle condizioni estreme di temperatura e pressione, non sono previste. È uno studio, dunque, che apre nuove prospettive anche per le ricerche sull’origine della vita sulla Terra: l’aver rivelato questa sintesi di molecole organiche in condizioni molto profonde è una novità assoluta, in quanto, generalmente, si tratta di un processo studiato e valutato a livello di superficie del Pianeta o di impatto da parte di corpi extraterrestri” queste le parole della geologa.

Maria Luce Frezzotti, geologa

In base ai dati di questa ricerca che è stata condotta sui minerali inclusi nelle rocce del lago di Cignana, in Valle d’Aosta, emerge che nelle profondità della Terra esistono molecole di carbonio organico (in particolare acidi carbossilici) che possono innescare la formazione di diamanti (generalmente attribuita a composti inorganici come anidride carbonica o metano) e forse diventare elementi costitutivi per la vita. La formazione di questi minerali è generalmente attribuita a reazioni chimiche a partire da composti inorganici, come l’anidride carbonica o il metano. Analizzando i diamanti, invece, i ricercatori si sono accorti che questi preservavano delle specie organiche, come gli acidi carbossilici. Questi minerali sono anche testimoni importanti dei processi che regolano il trasporto di carbonio in profondità e il suo successivo rilascio in atmosfera, caratteristica che li rende in grado di fornire importanti indicazioni sulle quantità di CO2 che sono riciclate dalla Terra, svolgendo così anche un ruolo rilevante per lo studio dei cambiamenti climatici.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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