Per sopravvivere, gli esseri umani hanno bisogno di considerare la natura importante quanto il profitto. A dirlo un recente rapporto delle Nazioni Unite che è stato redatto da 82 scienziati provenienti da ogni regione del mondo in un lavoro di analisi durato quattro anni.
Gli esperti puntano il dito contro la nostra avidità. Le decisioni economiche e politiche si sono basate per lo più sul mercato, sul profitto a breve termine e sulla crescita economica, privilegiando gli aspetti della natura strumentali a questi valori, per esempio quelli associati alla produzione intensiva di cibo. Questo ha fatto sì che i benefici più ampi della natura venissero ignorati, portando a decisioni che hanno ridotto il benessere delle persone e hanno contribuito alla crisi del clima e della natura.
Il rapporto è stato approvato questo mese dai rappresentati dei 139 Stati membri dell’IPBES, l’Intergovernmental Science-Policy Platform on Biodiversity and Ecosystem Services delle Nazioni Unite. Gli esperti non hanno dubbi: il modo in cui le decisioni politiche ed economiche considerano la natura non è solo un fattore chiave nella crisi globale della biodiversità, ma anche un’opportunità di vitale importanza per affrontarla.
La relazione mette in evidenza quattro prospettive generali che dovrebbero essere prese in considerazione dai decisori politici per andare oltre alla concezione della natura che hanno avuto finora:
Una volta riconosciuti i diversi valori della natura, spiegano gli scienziati, serve che vengano incorporati nel processo decisionale politico ed economico. C’è bisogno anche di riformare le politiche e le normative già in atto così che possano interiorizzare i valori della natura, avvertono gli esperti, e allineare gli obiettivi sociali a quelli di sostenibilità e giustizia.
«La biodiversità si sta perdendo, e i contributi della natura alle persone si stanno degradando più velocemente ora che in qualsiasi altro momento della storia umana», ha affermato Ana María Hernández Salgar, presidente dell’IPBES. «Ciò è in gran parte dovuto al fatto che il nostro attuale approccio alle decisioni politiche ed economiche non tiene sufficientemente conto della diversità dei valori della natura. La valutazione dei valori IPBES viene pubblicata in un momento estremamente importante, appena prima dell’accordo previsto entro la fine dell’anno dalle parti della Convenzione sulla diversità biologica su un nuovo quadro globale per la biodiversità per il prossimo decennio».
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