Spazio

Antartide, nella neve è stata trovata polvere di stelle: com’è possibile?

La spiegazione degli scienziati

L’immacolata neve dell’Antartide ci ha recentemente riservato brutte sorprese, tra microplastiche e sostanze chimiche nocive, ma alcuni ricercatori hanno fatto una scoperta davvero sorprendente trovando anche polvere di stelle “fresca”.
Il suggestivo ritrovamento è opera degli scienziati dell’Università tecnica di Monaco, che hanno analizzato mezza tonnellata di neve dell’Antartide per studiarne la composizione (la pubblicazione scientifica è disponibile qui).
I ricercatori hanno fatto fondere la neve e l’hanno esaminata con uno spettrometro di massa. Tra le componenti è stato rinvenuto un raro isotopo radioattivo del ferro, che si chiama Ferro-60: secondo gli studiosi si sarebbe depositato in Antartide negli ultimi 20 anni dopo essere arrivato dallo spazio interstellare.

La stazione in cui è stata prelevata la neve. Fonte: Martin Leonhardt/Alfred-Wegener-Institut

Solo stelle decine di volte più grandi del Sole possono produrre gli isotopi del ferro: quindi il Ferro-60 rinvenuto nella neve deve necessariamente essersi formato fuori dal nostro Sistema solare. Il fisico nucleare Dominik Koll, che lavora presso l’Australian National University, ha spiegato che a generare l’isotopo «deve essere stata l’esplosione di una supernova». Un’esplosione che dev’essere avvenuta «non troppo lontano perché i suoi effetti venissero diluiti nello spazio», ma per fortuna «non abbastanza vicina da ucciderci».

Secondo quanto ipotizzato dal suo gruppo di ricerca, la Terra può aver raccolto delle particelle che vagavano nello Spazio durante il suo passaggio in una Nube Interstellare Locale, cioè una nube estesa per circa trenta anni luce attraverso la quale il Sistema solare si sta muovendo.
In questa regione dello spazio il mezzo interstellare è più denso rispetto alla media, e contiene molte bolle di polvere. Probabilmente, spiegano gli scienziati, questa si è formata dopo l’esplosione della supernova, la cui onda d’urto ha compresso e ionizzato il gas nel mezzo interstellare, ossia il materiale rarefatto, costituito da gas e polvere, che si trova all’interno di una galassia, tra le stelle.

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

Share
Published by
Valeria Capettini

Recent Posts

Adattamento o mitigazione? Secondo gli scienziati la lotta alla crisi climatica passa da entrambe

Dato il livello di surriscaldamento globale antropogenico raggiunto - circa + 1,2 °C rispetto al…

13 ore ago

Canale di Panama, la prolungata siccità sarebbe stata “improbabile” senza El Niño: lo studio

La grave siccità che ha colpito Panama, con ripercussioni anche per il trafficatissimo Canale di…

14 ore ago

Kenya, non c’è pace: nuove gravi inondazioni e oltre 70 vittime

Il Kenya continua a fare i conti con forti piogge e inondazioni nei pressi di…

3 giorni ago

Usa, tornado devastastanti in Nebraska e Iowa

Negli Usa si sta verificando una violenta fase di maltempo e, soprattutto tra venerdì e…

4 giorni ago

La Natura è ufficialmente artista, genera royalties e finanzia progetti ambientali

Il Museo per le Nazioni Unite - UN Live è un’organizzazione internazionale che ha come…

7 giorni ago

Alluvioni devastanti in Kenya: Nairobi sott’acqua

Negli ultimi giorni il Kenya è stato colpito da forti piogge, che hanno causato devastazioni…

7 giorni ago