Anche il Dalai Lama fa sentire la sua voce nella lotta contro i cambiamenti climatici: si è rivolto ai leader mondiali affinché intraprendano azioni urgenti in modo da porre un freno alla distruzione ecologica che colpisce la vita di miliardi di persone e rovina il Pianeta, compreso il suo paese natale, il Tibet. In un’intervista al Guardian e Channel 4 ha affermato che se dovesse unirsi a uno schieramento politico, sarebbe quello dei Verdi che “hanno idee molto buone”. Il tema dell’ambiente è centrale nella sua agenda tanto da ritenere che se Buddha dovesse scendere in Terra oggi, sarebbe certamente un ambientalista. Non c’è più tempo da perdere per salvare il Pianeta, secondo la guida spirituale: i portabandiera del mondo e le Nazioni Unite devono adottare misure improcrastinabili perché se non si inverte velocemente la tendenza si potrebbe raggiungere un livello tale per cui tutti i fiumi si prosciugheranno. Si è detto molto preoccupato per il suo Tibet che potrebbe assumere l’aspetto arido e desertico dell’Afghanistan. Il prosciugamento delle sorgenti del territorio sarebbe una tragedia per oltre un miliardo di persone, quelle cioè che dipendono a livello idrico da l’altopiano più alto del mondo. Il Dalai Lama che ha 85 anni e vive in India in esilio dal Tibet da 60 anni, utilizza Zoom per comunicare, non potendo più ricevere visite a causa della pandemia di coronavirus.
Come già annunciato nel 2011, ha ribadito di essersi ritirato dalla politica e dalle lotte per la libertà tibetana dalla Cina: ora l’ecologia è la sua priorità più importante. “Le Nazioni Unite dovrebbero assumere un ruolo più attivo in questo campo, prestando maggiore attenzione all’ecologia. Spero che vedrete quelle grandi nazioni che hanno speso molti soldi per le armi o la guerra dedicare le loro risorse alla conservazione del clima“. Ha affermato di nutrire grandi aspettative dai leader mondiali e vuole che agiscano in base all’accordo sul clima di Parigi. Il capo spirituale ha anche detto di essere favorevole alla piantumazione di alberi su larga scala e ha evidenziato la necessità di ridurre il consumo di carne in tutto il mondo. Secondo il Dalai Lama il suo contributo personale più grande resta l’educazione alla compassione, sostenendo che ci sia un problema di sensibilità alla base del tema dei cambiamenti climatici: chi detiene il potere, chi ha forte influenza e risorse, non si rende conto dell’impatto delle proprie scelte e delle proprie attività sul futuro del Pianeta. Tra il cinico e l’ironico ha suggerito di rinchiudere i potenti della Terra in una stanza dove viene pompata dentro anidride carbonica in modo da fare loro capire sulla propria pelle cosa porti la trasformazione climatica. “Una volta che si vengono a trovare in una stanza senza ossigeno, le persone che conducono uno stile di vita lussuoso riescono a realizzare come sia molto difficile andare avanti così”.
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