Una decisione fondamentale per affrontare la crisi climatica è stata presa giovedì 14 novembre: l’interruzione da parte della Banca europea per gli investimenti dei finanziamenti ai progetti con combustibili fossili entro la fine del 2021.
“Questo è un primo passo importante, ma non è l’ultimo passo”, ha detto ai giornalisti il vicepresidente della BEI, Andrew McDowell.
In base alla nuova politica Green, i progetti energetici che richiedono finanziamenti BEI dovranno dimostrare di poter produrre un kWh di energia emettendo meno di 250 grammi di anidride carbonica, una mossa che esclude le tradizionali centrali elettriche a gas.
Le organizzazioni ambientaliste hanno accolto bene la decisione della BEI, ma hanno espresso delusione per il fatto che la sua introduzione risulta ritardata di un anno rispetto alle aspettative.
“Tanto di cappello alla Banca europea per gli investimenti e ai paesi che hanno lottato duramente per aiutarla a stabilire un punto di riferimento globale oggi”, ha dichiarato Sebastien Godinot, economista del WWF EU.
Dalla commissione europea arriva la voce di Frans Timmermans che esorta al lavoro di squadra negli anni a venire.
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