Estero

Caldo incredibile nel sud-est asiatico: oltre 40°C a inizio aprile, mai prima d’ora

Un'ondata di caldo senza precedenti per questo periodo dell'anno in tutta la regione: danni seri all'agricoltura e condizioni invivibili

Un’ondata di caldo incredibile ha colpito il sud-est asiatico con conseguenze molto serie sui raccolti e sulle condizioni di salute e di vita dei suoi abitanti. Colture che appassiscono, prezzi del riso alle stelle, acqua del mare bollente e condizioni invivibili a scuola e al lavoro: questi sono solo alcuni dei problemi che stanno affrontando paesi come le Filippine, il Vietnam, la Thailandia, il Myanmar.

Caldo senza precedenti ad inizio aprile nel sud-est asiatico: temperature oltre i 40 gradi come mai successo prima d’ora in questo periodo

Un caldo senza precedenti per l’inizio di aprile è stato registrato nelle stazioni di monitoraggio in tutta la regione questa settimana, incluso a Minbu, nel Myanmar centrale, dove sono stati registrati 44°C: è la prima volta nella storia climatica del sud-est asiatico che temperature così elevate vengono raggiunte così presto. A Hat Yai, nell’estremo sud della Thailandia, sono stati raggiunti i 40,2°C, un record assoluto, mentre Yên Châu, nel nord-ovest del Vietnam, ha raggiunto i 40,6°C, un valore senza precedenti per questo periodo dell’anno.

Le ultime condizioni meteorologiche intense seguono gli avvertimenti del mese scorso da parte dell’Organizzazione meteorologica mondiale secondo cui la regione era stata “attaccata da condizioni di caldo intenso” anche a febbraio, quando le temperature erano spesso salite fino a 30 gradi, ben al di sopra della media stagionale.

Il mondo sta leggermente anticipando i tempi: anche la scienza è rimasta sorpresa

“Il livello di calore che il globo ha sperimentato negli ultimi 12 mesi, sia sulla terraferma che nell’oceano, ha sorpreso la scienza“, ha affermato il professor Benjamin Horton, direttore dell’Osservatorio della Terra di Singapore. “Abbiamo sempre saputo che saremmo andati in questa direzione con l’aumento dei gas serra, ma il fatto che stiamo infrangendo tutti questi record nel 2023 e nel 2024 è forse leggermente in anticipo sui tempi”.

Nel sudest asiatico i governi di tutte le regioni sono alle prese con le risposte da dare al popolo, alle prese con condizioni invivibili. Nelle Filippine, quasi 4.000 scuole hanno sospeso le lezioni in presenza poiché l’indice di calore ha superato i 42°C in alcune aree, un livello pericoloso che secondo l’ufficio meteorologico potrebbe causare crampi da calore ed esaurimento. Durante la settimana di Pasqua a Manila, i bambini hanno giocato nelle piscine allestite per strada per cercare di rinfrescarsi. Gli insegnanti hanno inoltre riportato di aver sofferto di vertigini mentre gli studenti non riescono a concentrarsi adeguatamente per via del caldo. Una possibile soluzione potrebbe essere quella di spostare sia le lezioni che gli orari di lavoro in quelle fasce della giornata durante le quali il caldo risulta meno intenso.

Caldo e danni all’agricoltura: raccolti appassiti e prezzo del riso alle stelle

Il caldo intenso ha creato anche molti danni all’agricoltura. In Indonesia, dove l’anno scorso è stato sperimentato un clima siccitoso prolungato, il presidente Joko Widodo ha ordinato ai militari di aiutare gli agricoltori a piantare il riso quando finalmente sono arrivate le piogge a dicembre. Secondo un rapporto Reuters, a febbraio il costo del riso, alimento base per 270 milioni di persone del paese, è aumentato di oltre il 16% rispetto allo scorso anno con conseguenti lunghissime code per accaparrarsi il riso sovvenzionato dal governo. In Vietnam, all’inizio di quest’anno, i livelli dell’acqua nei canali erano così bassi che gli agricoltori di alcune aree hanno avuto difficoltà a trasportare i loro raccolti. In Thailandia il calo dei raccolti farà aumentare quest’anno il debito degli agricoltori dell’8%

Acque bollenti nei mari del sudest asiatico e rischio per i coralli

Gli effetti del caldo estremo si estendono anche alle acque della regione. Il professore assistente Thon Thamrongnawasawat, della facoltà di pesca dell’Università Kasetsart in Thailandia, ha avvertito questa settimana sui social media che El Niño combinato con il riscaldamento globale rischia di distruggere coralli e pesci nel Golfo della Thailandia. “Rispetto all’inizio di aprile dell’anno precedente, nella zona orientale l’acqua è notevolmente più calda. Anche di notte la temperatura era rovente, un qualcosa come 31,5 gradi”, ha affermato.

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Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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