ClimAttivistiIniziative

Clima al centro dell’agenda, a Trento la residenza politica “Non basta avere ragione”

Attivisti, esperti e amministratori si riuniscono per confrontarsi su strumenti e idee capaci di promuovere mobilitazione, favorire il dialogo con le istituzioni, costruire alleanze, fare politica per il cambiamento.

Come rendere più efficaci le lotte per il clima e la transizione ecologica? Quali hanno funzionato e ottenuto risultati, e perché? Quali strategie, strumenti e linguaggi hanno trovato ascolto nella società e raccolto risultati migliori?
Per provare a rispondere a queste domande, nei prossimi giorni decine di attiviste e attivisti si incontreranno insieme ad alcuni politici e amministratori. «È una buona occasione per crescere, creare sinergie e, speriamo, per fare qualcosa di concreto insieme», commenta Giovanni Montagnani di Ci sarà un bel clima, tra gli organizzatori dell’evento.

Negli ultimi anni, in effetti, le mobilitazioni per il clima hanno fatto breccia nei media ma hanno ricevuto ben poco ascolto e risposte frammentate da parte delle istituzioni. «Di fronte all’emergenza climatica, la certezza di essere dalla parte della ragione non basta», spiega il collettivo Ci sarà un bel clima. «Bisogna convincere i decisori politici, nella doppia veste di cittadini votanti ed eletti, dell’importanza sociale del tema».

Sarà la città di Trento a ospitare, dal 5 al 7 aprile 2024, una vera e propria scuola di mobilitazione politica dedicata a chi si occupa di clima. L’iniziativa è frutto della collaborazione tra Ci sarà un bel clima e Ti Candido, progetto che si pone l’obiettivo di sostenere politici e politiche di nuova generazione e per supportare le nuove forme di attivismo, ed è supportata da Lama Impresa Sociale in collaborazione con l’agenzia di comunicazione politica Piave.

La residenza politica è riservata ad attivisti e attiviste che animano il movimento climatico italiano, spiegano gli organizzatori: «abbiamo bisogno di tornare a costruire alleanze capaci di portare le persone e l’ambiente al centro dell’agenda politica e di governo, locale e nazionale».

clima residenza politica

L’attivismo per il clima deve incontrare la politica

La necessità di occasioni formative di incontro tra il mondo dell’attivismo e quello della «buona politica», spiega Montagnani, è emersa all’interno degli “Stati generali dell’azione per il clima”, un innovativo processo partecipativo lanciato dall’associazione Ci sarà un bel clima.
Circa 150 le persone coinvolte nel percorso, che in sei tavoli di lavoro hanno discusso una serie di proposte concrete da presentare al mondo della politica: saranno in tutto 36, e dovrebbero essere pubblicate a maggio dopo un ultimo confronto tra tutti i partecipanti.

Dopo anni di attivismo, è diventato chiaro che il mondo ecologista deve strutturare un dialogo con chi sta al potere, deve presidiare i luoghi dove «le cose si fanno e si cambiano», sottolinea Montagnani, che negli Stati generali è responsabile della scrittura del tavolo di lavoro dedicato all’energia. «Serve abbandonare la pratica autoassolutoria dell’attivismo ambientale, che troppo spesso viene portato avanti per stare più in pace con la propria coscienza ma senza avere un impatto effettivo: l’unico modo per ottenere risultati è l’impegno politico, la ricerca del dialogo anche con chi non vuole o non può dialogare. Certo, è più faticoso».

Anche le proposte che verranno avanzate alla fine del percorso degli Stati generali puntano all’efficacia: «saranno basate sulla realtà delle politiche attuali – assicura Montagnani -, per non realizzare slogan bellissimi ma che poi cadono nel niente».
La speranza, poi, è che la politica risponda in modo altrettanto concreto.

Leggi anche:

Respinta la citazione per diffamazione di Total contro Greenpeace Francia: «vittoria per la libertà di espressione»

Pioggia record al Nord-Ovest: marzo è stato il più piovoso degli ultimi 65 anni

Valeria Capettini

Laurea triennale in Lettere e magistrale in Comunicazione, dal 2021 sono iscritta all'Ordine dei Giornalisti della Lombardia. Nel 2016 sono entrata a far parte della squadra di Meteo Expert: un'esperienza che mi ha insegnato tanto e mi ha permesso di avvicinarmi al mondo della climatologia lavorando fianco a fianco con alcuni dei maggiori esperti italiani in questo settore. La crisi climatica avanza, con conseguenze estremamente gravi sull’economia, sui diritti e sulla vita stessa delle persone. Un'informazione corretta, approfondita e affidabile è più che mai necessaria.

Articoli correlati

Back to top button