In poco meno di 48 ore è caduta la pioggia di un anno intero: il Sudafrica è alle prese con gli effetti della crisi climatica che estremizza gli eventi meteo rendendoli più frequenti.
Le piogge violentissime hanno spazzato via intere abitazioni, ponti e strade, uccidendo circa 450 persone e causando migliaia di senzatetto. Tuttora si stanno cercando i dispersi.
Questo nuovo disastro arriva dopo che tre cicloni tropicali e due tempeste tropicali hanno colpito l’Africa sudorientale in sole sei settimane nei primi mesi di quest’anno.
Purtroppo a subire maggiormente la violenza delle piogge sono state le persone più povere che vivono in insediamenti improvvisati costruiti su terreni instabili intorno a Durban. In queste zone i sistemi di drenaggio sono inadeguati o assenti e le case in molti casi sono sono baracche che offrono poca protezione.
Secondo gli scienziati l’impatto della crisi climatica è sempre più evidente in Africa, con decine di milioni di persone che soffrono la siccità nel Sahel e in settori dell’Africa orientale, mentre la costa sud-orientale del continente è sempre più colpita da intense tempeste.
Il World Weather Attribution (WWA), che ha aperto la strada a nuovi modi per comprendere le cause di eventi meteorologici estremi, ha confermato che il cambiamento climatico ha reso più elevata la probabilità di piogge particolarmente intense lungo la costa sud-orientale dell’Africa.
Il tema della giustizia climatica entra in scena perché, anche nel caso delle alluvioni in Sudafrica, le persone con meno responsabilità rispetto al cambiamento climatico stanno subendo un impatto maggiore.
Nel mese di gennaio 2022 la tempesta tropicale Ana ha colpito la regione, poi è stata la volta del ciclone tropicale Batsirai nel Madagascar all’inizio di febbraio, seguito in rapida successione dalla tempesta tropicale Dumako e dai cicloni tropicali Emnati e Gombe.
Gli scienziati della WWA hanno utilizzato le osservazioni meteorologiche e le simulazioni al computer per confrontare i modelli delle precipitazioni nel clima odierno con quello dell’area preindustriale, prima del riscaldamento globale.
Nel rapporto emerge che le precipitazioni associate alle tempeste sono state rese più intense e più frequenti dai cambiamenti climatici
Il servizio meteorologico sudafricano ha affermato che, sebbene fosse impossibile attribuire un singolo evento alla crisi climatica, “a livello globale, tutte le forme di condizioni meteorologiche gravi ed estreme stanno diventando più frequenti ed estreme rispetto al recente passato (come diretto risultato di riscaldamento globale e cambiamenti climatici associati).
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