Clima

G7 sul clima: senza data le promesse sullo stop ai fossili

In una nota i ministri si sono impegnati ad "accelerare" l'abbandono dei combustibili fossili in tutti i settori, ma senza fissare una data vincolante o una nuova scadenza

I ministri dell’ambiente, del clima e dell’energia del G7 si incontrati nei giorni scorsi in Giappone, a Sapporo.
I temi sul tavolo sono stati di fondamentale importanza: transizione energetica, combustibili fossili, plastica.

In una nota i ministri si sono impegnati ad “accelerare” l’abbandono dei combustibili fossili in tutti i settori, ma senza fissare una data vincolante o una nuova scadenza. I buoni propositi davanti alla crisi climatica in atto valgono ben poco e anzi sono deleteri. I ministri, inoltre, hanno anche invitato gli altri paesi a fare lo stesso. “Sottolineiamo il nostro impegno, nel contesto di uno sforzo globale, per accelerare l’eliminazione graduale dei combustibili fossili senza sosta in modo da raggiungere lo zero netto nei sistemi energetici entro il 2050 al più tardi. I Paesi industrializzati del Gruppo dei Sette, che comprende anche Germania, Italia, Canada e Ue, hanno tutti l’obiettivo di azzerare le emissioni entro il 2050 o prima, dopo aver firmato l’Accordo di Parigi per limitare il riscaldamento a meno di 2 gradi Celsius, e idealmente a 1,5 gradi.

Eppure la data messa sul piatto da Francia e Gran Bretagna c’era: i due Paesi avevano proposto infatti di porre fine all’energia a carbone “non abbattuta” – ossia senza misure per compensare le emissioni – entro questo decennio. L’obiettivo è stato però respinto da altri membri, tra cui il presidente del blocco, il Giappone, e gli Stati Uniti.

Il ministro francese per la transizione energetica, Agnes Pannier-Runacher, ha dichiarato che la formulazione “eliminazione graduale dei combustibili fossili” è comunque un “forte passo avanti” in vista dei vertici del G20 e della COP28.

“Avrei ovviamente voluto impegnarmi a eliminare gradualmente il carbone entro il 2030” – ha dichiarato Pannier-Runacher – “ma è una questione su cui possiamo ancora fare progressi nelle prossime discussioni, in particolare alla COP28”, la conferenza delle Nazioni Unite sul clima che si terrà a Dubai a novembre.

Un piccolo passo in avanti, al di là di promesse senza date, è arrivato in merito all’inquinamento da plastica. Il ministro dell’Ambiente giapponese, Akihiro Nishimura ha affermato che il G7 ha “concordato di intraprendere azioni per porre fine all’inquinamento da plastica entro il 2040”.

 

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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