La Grecia sta affrontando una drammatica emergenza incendi in questa estate 2023: centinaia di chilometri quadrati sono andati in fumo, e diverse persone hanno perso la vita.
A vivere una situazione estremamente tragica è in particolare la regione della Tracia, nel nord-est del Paese, dove un rogo divampato l’11 agosto è tuttora attivo e continua a divorare terreno. Secondo quanto riferito ieri dal Commissario UE per le emergenze, si tratta del «più grande incendio mai registrato nell’Unione Europea»: finora ha bruciato un’area grande come l’intera città di New York.
Le comunità delle aree colpite dagli incendi sono state costrette a evacuare, numerose case sono state distrutte in diverse zone della Grecia e molte persone hanno perso tutto ciò che possedevano. Si contano purtroppo numerose vittime: almeno 26 quelle accertate finora, riferiscono le autorità greche. Secondo quanto riportano i media locali, i morti sarebbero soprattutto migranti rimasti intrappolati nelle fiamme nel tentativo di attraversare i confini a piedi.
Gravi anche le conseguenze sulle foreste e gli ecosistemi, che ospitavano una preziosissima varietà di specie animali e vegetali.
Il governo della Grecia ha mobilitato tutti i mezzi a sua disposizione per contrastare gli incendi: oltre ad aerei ed elicotteri, migliaia di persone sono state schierate dalle autorità per arginare le fiamme e soccorrere le persone coinvolte. In sostegno del Paese è intervenuta anche l’Unione Europea, che ha stanziato dei fondi di emergenza e fornito alla Grecia attrezzature e squadre dei vigili del fuoco.
In diverse aree del pianeta, il rischio di incendi forestali è reso sempre più elevato dai cambiamenti climatici provocati dalle attività umane con l’emissione di gas serra. Le temperature più elevate e periodi di siccità prolungata rendono infatti i nostri territori sempre più fragili e vulnerabili, favorendo l’espansione dei roghi.
Con l’ulteriore aumento delle temperature previsto per i prossimi anni, avvertono gli esperti, gli incendi sono destinati a diventare sempre più frequenti ed estremi: anche per questo è sempre più urgente agire in fretta e in modo concreto per ridurre le emissioni di gas climalteranti e contrastare il surriscaldamento globale.
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