L’annunciata ondata di caldo africano ha raggiunto il culmine e, come previsto, nella giornata di ieri numerosi record sono stati battuti. Il caldo record si è fatto sentire soprattutto al Nord e nel Centro Italia, ma sta attanagliando anche la Svizzera, la Francia e la Spagna.
È possibile che un’ondata di caldo così intensa sia legata al riscaldamento globale?
Il meteorologo Andrea Giuliacci ci ha spiegato che è molto probabile: «un caldo così insolitamente intenso è dovuto al fatto che l’anticiclone ha portato sull’Italia, e su buona parte dell’Europa, delle masse d’aria molto calde arrivate dall’Africa». Il problema, spiega Andrea Giuliacci, è che «anche le masse d’aria che si formano sull’Africa, nella zona del Sahara, sono sempre più calde», proprio a causa del riscaldamento globale.
Basta guardare i dati: «le stagioni estive più calde degli ultimi decenni sono state tutte registrate negli ultimi anni e sono state, nell’ordine, quelle del 2003, del 2017, del 2012, del 2015 e del 2018».
Le prospettive per il futuro sono roventi: «è probabile che in futuro ondate di caldo di questo tipo diventino sempre più frequenti», osserva il meteorologo.
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