Per l’Italia l’estate 2021 è stata la sesta più calda e siccitosa della serie storica. Per le regioni del Sud, più direttamente interessate dalle ondate di calore, è stata la seconda estate più calda con una anomalia di +1,8°C. La zona che ha ricevuto meno pioggia, invece, in questo trimestre estivo è stato il Nord-Est, dove è mancato il 38% delle precipitazioni, anomalia che pone l’estate 2021 al primo posto delle più siccitose per queste regioni.
ANOMALIE STAGIONALI – ESTATE 2021 | ||
TEMPERATURA (°C) | PRECIPITAZIONI | |
ITALIA | +1.4 | -32% |
Nord-Ovest | +1.0 | -22% |
Nord-Est | +1.2 | -38% |
Centro | +1.4 | -46% |
Sud | +1.9 | -16% |
Sicilia | +1.7 | +25% |
Sardegna | +1.4 | -52% |
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1981-2010. Crediti: Meteo Expert – IconaClima |
Nel corso dell’estate si sono verificate quattro ondate di calore, una nella seconda metà di giugno, due in luglio e una in agosto, la più intensa, per un totale di 37 giorni “bollenti” su 92, più di un terzo della stagione. Per confronto, nell’estate 2003, la più calda in assoluto, le giornate estremamente calde sono state 67, quasi il doppio rispetto a quest’anno, che hanno contribuito a determinare un’anomalia di ben 1.6°C più elevata rispetto a quella dell’estate appena trascorsa. Le anomalie di agosto non hanno fatto altro che rinforzare quelle che già si osservano da inizio anno, ossia un leggero incremento dello scarto sulla temperatura media, che raggiunge +0.7°C da gennaio, e un ulteriore lieve allontanamento dalla media del quantitativo di pioggia, con l’anomalia che scende ulteriormente a -8%.
ANOMALIE DA GENNAIO 2021 | ||
TEMPERATURA (°C) | PRECIPITAZIONI | |
ITALIA | +0.7 | -8% |
Nord-Ovest | +0.5 | -5% |
Nord-Est | +0.4 | -11% |
Centro | +0.7 | -17% |
Sud | +0.9 | +4% |
Sicilia | +0.8 | +10% |
Sardegna | +0.9 | -15% |
Anomalie calcolate rispetto alla media climatica del trentennio 1981-2010. Crediti: Meteo Expert – IconaClima |
Agosto ha visto una prima fase, durata fino a oltre la metà del mese, caratterizzata da una predominanza di correnti subtropicali convogliate dall’anticiclone nord-africano che ha interessato in maniera più diretta le regioni centro-meridionali, lasciando talvolta esposto il Nord ai flussi perturbati presenti sull’Europa centrale. Nella seconda parte del mese si è verificato un cambio di scenario con l’innesco di correnti occidentali meno calde e a tratti instabili che hanno determinato un crollo termico fino a scendere sotto la media negli ultimi giorni quando una massa d’aria fresca di origine polare accompagnata da una vasta depressione si è fatta strada verso l’Europa centro-orientale, riversandosi poi sul Mediterraneo e l’Italia: di fatto, questa seconda fase ha decretato la fine della parte più “cruenta” dell’estate.
Per quanto riguarda le precipitazioni si segnala un generale deficit pari a -39% nel mese di agosto con le anomalie più ampie al Nord-Ovest (-61%), sulle regioni centrali tirreniche (intorno a -60%) e in Sicilia (-93%). Si tratta di un dato non particolarmente evidente nell’ambito della serie storica che pone questo agosto al 12° posto fra i più siccitosi. Al di là dei consueti locali episodi temporaleschi estivi, sono transitate 6 perturbazioni delle quali le prime 4 si sono limitate a lambire il le regioni settentrionali, mentre le ultime 2, responsabili del calo termico di fine mese, hanno avuto effetti anche al Centro-Sud.
A livello stagionale il risultato è molto più rilevante: con uno scarto complessivo di -32%, infatti, l’estate 2021 si piazza al 6° posto fra le più siccitose. La carenza di pioggia ha interessato gran parte del territorio, ad eccezione di locali esuberi sulle Alpi, l’alta pianura padana e poche aree del Centro-Sud fra cui spiccano la zona del Golfo di Taranto e i settori tirrenici di Calabria e Sicilia. Ancora più significativo è il dato rilevato sulle regioni nord-orientali: con -38% di anomalia l’estate appena conclusa rappresenta per il Nord-Est la più siccitosa della serie storica soprattutto a causa degli scarsi accumuli in Emilia Romagna e sulla bassa pianura veneta.
Dalle elaborazioni del Copernicus Climate Change Service, a livello globale si tratta del 3° agosto più caldo insieme a quello del 2017, alle spalle dei mesi di agosto del 2016 e 2019. In Europa, invece, le opposte condizioni fra il clima fresco nel settore centro-settentrionale e le frequenti risalite di aria subtropicale sul settore meridionale e l’estremo est del continente, hanno dato origine a un valore vicino alla media del trentennio 1991-2020. Notevole, invece, è il risultato delle elaborazioni stagionali che evidenziano uno scarto pari a +1°C, il più elevato della serie storica: di fatto, per l’Europa, l’estate 2021 si caratterizza come la più calda dall’inizio delle misurazioni.
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