La Pasqua di quest’anno è stata caratterizzata da sole e caldo in tutta Italia. Molti hanno pensato fosse un fatto piuttosto inusuale, ma è una nostra sensazione dovuta al fatto che per la prima volta l’abbiamo vissuta chiusi in casa? No, ironia della sorte, si tratta effettivamente di una coincidenza rara. Lo rivelano i dati climatici italiani.
È stata la Pasqua più calda? È stato il periodo pasquale più caldo o più stabile? Ho preso in esame il periodo 1999-2020 (del quale possiedo dati completi giornalieri). Ho valutato la temperatura media sull’Italia intera del solo giorno di Pasqua e del periodo di 10 giorni che va dal weekend delle palme al giorno di Pasquetta.
L’unica eccezionalità di quest’anno è la durata del periodo stabile e soleggiato con assenza di precipitazioni e temperature su questi livelli. Dagli altri punti di vista, nonostante il clima decisamente mite, non siamo di fronte a primati storici:
Tuttavia, quest’anno ha giocato un ruolo fondamentale la combinazione dei due fattori: durata del tempo stabile e temperature miti. Infatti, tutti gli anni che hanno avuto temperature pasquali più elevate di quest’anno, sono stati caratterizzati anche da tempo più variabile o instabile. Quindi, anche se non si può parlare di “Pasqua più calda”, si può certamente affermare che non si ha memoria di un così duraturo periodo pasquale con tempo stabile e contemporaneamente anche temperature elevate (combinazione dei due aspetti). Anche la Pasqua dell’anno scorso, pur essendo stata bella e leggermente più calda di quella di quest’anno (quasi nessuno se lo ricordava), ha fatto parte di un periodo di stabilità più breve di quest’anno e culminato in una Pasquetta più perturbata e piovosa rispetto a quella di quest’anno.
Un aspetto non trascurabile è legato all’analisi delle sole temperature massime, ossia del “clima” percepito durante il giorno. In effetti la sensazione che quella di quest’anno è stata una Pasqua eccezionalmente calda (durante le ore diurne) è assolutamente corretta. Tenendo conto della media delle temperature massime la Pasqua 2020 risale la classifica raggiungendo il 2° posto (sempre dopo quella del 2000 che tra l’altro è capitata molto più avanti, il 23 aprile). Sono state le minime più contenute che ne hanno abbassato la media complessiva. Quantitativamente, la media delle massime è stata di 22,2°C che è un valore tipico della metà di maggio (nel 2000 la media delle massime è stata 1.2°C più elevata
C’è da considerare, poi, l’aspetto “sfortuna” di quest’anno. Combinando “bel tempo” e “caldo” si ottiene il dato più sfavorevole dal punto di vista statistico per Pasqua (intendendo sempre sull’insieme dell’Italia; le cose cambiano sensibilmente prendendo in considerazione singole zone!). Infatti, una Pasqua bella e calda, nell’analisi degli ultimi 30 anni, si è verificata solo nel 13% dei casi, ossia una Pasqua su 8; e il caso vuole che una Pasqua così improbabile sia capitata proprio quest’anno! Negli altri casi si hanno tutte le altre combinazioni, compresa quella che contempla una Pasqua fredda e contemporaneamente perturbata che si è presentata il 26% delle volte, ossia con una probabilità doppia rispetto a quella bella e calda.
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