Italia

Il Mediterraneo si sta tropicalizzando: minacciata la biodiversità. Il monitoraggio di Greenpeace

Gli effetti della crisi climatica si fanno sempre più evidenti nei mari che circondano la Penisola

Il Mar Mediterraneo sta subendo in modo molto evidente gli effetti dei cambiamenti climatici. Un monitoraggio effettuato da Greeneace ha evidenziato come con l’aumento delle temperature venga minacciata la biodiversità attraverso una tropicalizzazione del Mediterraneo.
Sono così in aumento specie che dovrebbero vivere ad altre latitudini, mentre altre tipiche del nostro mare sono destinate a scomparire se la situazione non dovesse cambiare.

Attraverso il monitoraggio di Greenpeace, sono stati posizionati in diversi punti del Tirreno e dell’Adriatico dei termometri per registrare le temperature dalla superficie fino a 40 metri di profondità.

Secondo Greenpeace “i monitoraggi condotti in Sardegna nell’area marina protetta di Capo Carbonara ad esempio mostrano una situazione in rapida evoluzione: fenomeni di sbiancamento delle alghe corallinacee fino ai 35 metri, non presenti nell’area lo scorso anno, e gravi impatti sulle colonie di gorgonie, soprattutto tra i 20 e 30 metri di profondità, dove in alcuni siti si è riscontrata la morte del 90% delle colonie di gorgonie gialle (Eunicella cavolini). Per trovare gorgonie gialle e bianche (Eunicella singularis) in buone condizioni bisogna scendere fino a 30-40 metri. Le gorgonie rosse (Paramuricea clavata) presentano invece ancora i segni delle morie registrate nelle estati tra il 2018 e il 2020 quando le temperature superficiali hanno superato di circa un grado le medie mensili.

L’aumento delle temperature delle acque sta favorendo l’aumento di specie termofile native, tra cui il pesce pappagallo (Sparisoma cretense), la cernia dorata (Ephinephelus costae) e il vermocane (Hermodice carunculata), la cui popolazione è aumentata in modo esponenziale negli ultimi anni Si tratta di un segnale di un lento spostamento verso nord dell’abbondanza di alcune specie meridionali.

Secondo un recente rapporto dell’Agenzia Europea per l’ambiente i mari europei sono sempre più caldi: tra il 1981 e il 2018 la temperatura superficiale dei 5 mari d’Europa è aumentata di 0,2-0,5 gradi ogni 10 anni. La temperatura del Nord Atlantico è aumentata di 0,2°C ogni decennio, mentre quella del Mar Nero di 0,5°C ogni decennio. Tra il 2000 e il 2019 il Mar Nero si è infatti scaldato di circa 1 grado, il Mediterraneo e il Baltico di oltre 0,5 gradi, il Mare del Nord di circa 0,4 gradi e il Nord Atlantico di quasi 0,3 gradi.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

Recent Posts

Brasile, la peggiore alluvione degli ultimi 80 anni: vittime e danni

Il Brasile sta affrontando ore drammatiche a causa di piogge incessanti che hanno determinato alluvioni…

16 ore ago

Ondata di caldo estremo nel sud-est asiatico: è allarme sanitario

L'ondata di caldo estremo che da settimane sta colpendo l'Asia assume caratteristiche preoccupanti, con l'avvio…

21 ore ago

Aprile freddo e piovoso? Non proprio: i dati climatici raccontano una storia diversa

Nonostante la diffusa sensazione (soggettiva) di aver vissuto un mese piovoso, brutto e fresco, le…

2 giorni ago

Non perdetevi gli appuntamenti speciali con le Oasi del WWF. Fino al 26 maggio più di 100 eventi

Fino al 26 maggio sono molti gli eventi promossi dal WWF a favore delle nostre…

4 giorni ago

Adattamento o mitigazione? Secondo gli scienziati la lotta alla crisi climatica passa da entrambe

Dato il livello di surriscaldamento globale antropogenico raggiunto - circa + 1,2 °C rispetto al…

5 giorni ago

Canale di Panama, la prolungata siccità sarebbe stata “improbabile” senza El Niño: lo studio

La grave siccità che ha colpito Panama, con ripercussioni anche per il trafficatissimo Canale di…

5 giorni ago