La siccità continua a preoccupare. Anche dopo qualche episodio instabile che ha portato alcune precipitazioni, soprattutto al Nord, la situazione è ancora piuttosto complicata con regioni che mostrano dati positivi ed altre in difficoltà. La portata del fiume Po è dimezzata rispetto alla media storica ed inferiore del 20% sull’anno scorso, secondo un andamento indicativamente costante dal Piemonte al delta. I corsi d’acqua dell’Emilia Romagna sono tutti abbondantemente sotto i livelli dello scorso anno e della media stagionale (ad eccezione del Panaro). Lo rileva il bollettino periodico dell’Osservatorio ANBI sulla Stato Risorse Idriche.
Il momento è difficile anche in Veneto e la situazione idrica è purtroppo simile a quella registrata nel 2017, l’anno segnato da una gravissima siccità quando solo in primavera vennero a mancare circa 20 miliardi di metri cubi d’acqua sull’intero territorio italiano. A soffrire maggiormente, secondo il bollettino, è il fiume Brenta, con un livello ben al di sotto della media stagionale. Sono in leggera ripresa, invece, le portate dei fiumi piemontesi (Dora Baltea, Tanaro, Stura di Lanzo) in conseguenza del progressivo sciogliersi delle nevi alpine.
Dello stesso fenomeno stanno beneficiando i grandi laghi alpini, i cui livelli sono in crescita ed il lago d’Iseo, dopo mesi di sofferenza, è tornato in media stagionale; restano invece sotto media, il lago Maggiore ed il lago di Como. Sopra la media stagionale, seppur in rapida flessione, permane il lago di Garda.
Va decisamente meglio sulle regioni centrali. In Toscana, le piogge di marzo (superiori alla media lungo l’Appennino, il monte Amiata e le Colline Metallifere) sono state fondamentali per le riserve idriche, con 68,44 milioni di metri cubi trattenuti nell’invaso di Bilancino, a monte di Firenze.
Sostanzialmente in media con le annate scorse sono le riserve d’acqua, presenti nei bacini marchigiani ed umbri, mentre la diga di Penne, in Abruzzo, registra addirittura il record in anni recenti con 7,84 milioni di metri cubi presenti (capacità massima di invaso: 8,80 milioni di metri cubi). Buono anche il livello idrometrico del lago di Bracciano nel Lazio, cresciuto di 32 centimetri rispetto allo scorso anno. In Sardegna l’acqua trattenuta è di circa 788 milioni di metri cubi, 17 in più del 2019.
Rimane invece difficile la situazione al Sud: in Puglia sembra compromessa la stagione irrigua con -113 milioni di metri cubi d’acqua circa, -121 milioni di metri cubi circa in Basilicata, e -107 milioni di metri cubi circa in Sicilia. In Calabria le piogge invernali hanno registrato un calo del 40% .
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