Foglie secche sui marciapiedi e alberi ingialliti: quest’anno l’autunno sembra essere arrivato in piena estate. Caldo e siccità hanno provocato un notevole stress alla vegetazione nelle strade cittadine, nei parchi ma anche nei campi coltivati.
Quello che osserviamo camminando per le strade delle nostre città, le foglie secche sotto gli alberi, ci potrebbero far pensare che sia già arrivato l’autunno. Un panorama simile però non è normale in piena estate.
Si tratta infatti dell’effetto della grave siccità che stiamo vivendo e del grande caldo che per settimane ha soffocato l’Italia e non solo. Mezza Europa è alle prese con uno dei peggiori episodi di siccità della sua storia. Il 47% del territorio europeo è in stato di allerta e il 17% in stato di emergenza. Secondo le stime, l’Europa sta affrontando una siccità storica, probabilmente la peggiore degli ultimi 500 anni.
Questa carenza diffusa di precipitazioni ha provocato una sofferenza visibile della vegetazione. Accade da noi in Italia, ma anche in Francia e nel Regno Unito.
Stiamo attraversando un autunno “finto”, dettato non dal cambiamento stagionale, ma da caldo estremo e mancanza di pioggia. Le piante sono entrate nella modalità “sopravvivenza”. Le foglie cadono, e se la mancanza di acqua persiste, la pianta muore. Le piante che corrono maggiori rischi sono quelle giovani, quelle più vecchie, e quelle che non hanno un esteso apparato radicale a causa della loro posizione, magari confinata dal cemento.
Lo stress a cui sono sottoposte le piante, dopo mesi di siccità e caldo anomalo, le sta portando a morire. Foglia dopo foglia, si spogliano come in autunno, ma è troppo presto. Le giornate sono ancora troppo lunghe per innescare quei processi naturali tipici del passaggio alla stagione autunnale. Nel Regno Unito questo sembra essere il “finto autunno” più grave degli ultimi decenni.
Il ritorno della pioggia potrebbe dare sollievo, e permettere alle piante più resistenti di sopravvivere. Se nelle prossime settimane tornasse la pioggia – pioggia consistente – è probabile che alcune piante provino di nuovo a fare semi. Secondo l’esperto della Royal Horticultural Society Leigh Hunt, è probabile che vedremo “una seconda primavera“: gli alberi potrebbero produrre nuovi semi, un tentativo in più per permettere alla specie di sopravvivere al futuro.
Caldo e mancanza di acqua hanno messo in grave difficoltà molti agricoltori quest’anno. Secondo uno studio, tra il 1970 e il 2013, nei luoghi in cui si sono verificati contemporaneamente grande caldo e siccità i raccolti stati in media fino al 40% più sensibili al calore, rispetto ai luoghi in cui siccità e caldo si sono verificati separatamente.
Siccità: la politica deve adottare una strategia lungimirante per sostenere l’agricoltura |
Secondo l’ultimo bollettino del Dipartimento di Agricoltura degli Stati Uniti, il raccolto di mais in Europa potrebbe essere del 15% inferiore allo stesso periodo dell’anno scorso, e del 10% inferiore alla media degli ultimi 5 anni. Il raccolto di grano è del 4% inferiore a quello dell’anno scorso, quello di semi di girasole del 6% inferiore,
Tra le zone più colpite c’è purtroppo anche l’Italia, e principalmente la Pianura Padana, la principale regione agricola del nostro Paese. Il raccolto di mais di quest’anno dell’Italia è il più scarso dal 1972.
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