Cina, Stati Uniti e Europa stanno attraversando condizioni di siccità storiche: per il nostro Continente potrebbe essere l’episodio più grave degli ultimi 500 anni, per gli USA si stima che sia il peggiore degli ultimi 1200 anni, parliamo di una siccità che qui dura da ben 22 anni consecutivi. Ma anche la Cina sta subendo i pesanti effetti di siccità e caldo anomalo, come in Europa.
Il fiume Yangtze (il Fiume Azzurro), il corso d’acqua più lungo dell’Asia, è ora a livelli minimi record. Il fiume Azzurro è il terzo più lungo del Mondo dopo il Rio delle Amazzoni e il Nilo e collega importanti città quali Chongqing, Wuhan e Changsha, Nanchino e Shanghai.
In molte zone è caduto solo la metà della pioggia normale, e i bacini si stanno svuotando, anche quelli sfruttati per la produzione di energia idroelettrica. L’impatto della siccità nel Sichuan è particolarmente grave perché la provincia ottiene l’80% della sua energia dalle dighe idroelettriche.
La situazione è così grave da spingere le autorità cinesi per la prima volta in nove anni a emettere un avviso di siccità a livello nazionale.
Il grande caldo sta complicando la situazione: oltre allo stress su un territorio già provato, temperature altissime oltre i 40 gradi hanno portato ad un aumento dell’uso di condizionatori, e quindi facendo aumentare la richiesta di elettricità. Le autorità della capitale della provincia di Sichuan, Chengdu, hanno chiesto agli abitanti ad impostare i condizionatori ad una temperatura non più bassa di 27 gradi.
Tanti i blackout registrati nella regione del Sichuan, dove alcune fabbriche sono state costrette a fermare le attività così da non usare troppa elettricità, necessaria per le abitazioni. La siccità sta avendo impatti anche sulla economia, costringendo molte fabbriche a sospendere la produzione anche per compagnie estere, come Tesla, Toyota e Foxconn.
Secondo il National Climate Center cinese l’ondata di caldo che sta interessando ancora oggi vasti settori del Paese è la più lunga mai registrata: dura da circa 2 mesi.
Le autorità cinesi stanno tentando di indurre la pioggia in alcuni settori centrali e sud-occidentali del Paese. Secondo i media locali, le province intorno al fiume Yangtze si sono rivolte a operazioni di semina delle nuvole per combattere la siccità: Hubei e altre province hanno lanciato razzi che trasportano sostanze chimiche nel cielo che servono da nuclei di condensazione per favorire le precipitazioni. Ma anche questa strategia non è sempre percorribile.
Secondo il Ministero delle Risorse Idriche cinese sono circa 830 mila le persone direttamente interessate dalla mancanza di acqua, di cui 300 mila hanno già difficoltà ad accedere a fonti di acqua potabile. La siccità sta mettendo a rischio il raccolto proveniente da oltre 800 mila acri in 6 province.
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