Come previsto, il vortice ciclonico ha portato forte maltempo in Egitto con temporali, allagamenti diffusi, vento responsabili a loro volta dell’innesco di incendi e tempeste di sabbia. Questa tempesta, chiamata dai media con l’appellativo di “dragon storm” (tempesta del drago), ha colpito principalmente l’Egitto, ma anche Israele e Giordania.
Il bilancio è già molto grave: sono 5 le persone morte durante questa eccezionale fase di maltempo e molte altre persone sono rimaste ferite. Le autorità hanno dichiarato l’emergenza e sono state costrette a chiudere l’Aeroporto Internazionale di Luxor e i porti di Alessandria, Sharm el-Sheikh e Hurghada. Le crociere sul Nilo sono state sospese nel tratto che va dalla città di Luxor ad Aswan. Chiusi anche gli uffici e le scuole.
Nelle ultime 24 ore sono caduti 43 mm di pioggia a Port Said e 45 mm all’aeroporto del Cairo, ma gli accumuli dovrebbero aumentare ulteriormente nel corso delle prossime ore. Si tratta di accumuli eccezionali capaci di provocare situazioni molto pericolose in Egitto dove, infatti, non esistono sistemi adeguati per drenare così tanta acqua piovana.
«E’ dal 1994 che il paese non sperimenta una fase di maltempo così severa» ha commentato nei media egiziani Mahmoud Shahin, direttore del dipartimento di analisi dell’Autorità meteorologica egiziana.
Questa forte ondata di maltempo ha colpito anche Israele e la Giordania, dando vita a tempesta di sabbia diffuse. Il vento che accompagna questo profondo vortice di bassa pressione ha raggiunto velocità di 60-70 km/h, sollevando grandi quantità di sabbia.
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