Alle Canarie dopo 50 anni si è svegliato il vulcano di Cumbre Vieja, situato nel sud dell’isola di La Palma. L’eruzione è iniziata domenica dopo oltre 22.000 tremori registrati in una settimana intorno al vulcano. L’ultimo evento eruttivo si era verificato nel 1971. Finora non si registrano vittime, ma la lava del vulcano è scesa fino alle abitazioni, distruggendone oltre 100 e provocando l’evacuazione di più di 5000 persone.
Il fiume di lava ha proseguito la sua discesa nella giornata di ieri e ora minaccia uno dei nuclei più popolati alla periferia del comune di Los Llanos, vale a dire Todoque. Il magma ha rallentato la sua corsa nella notte, ma i danni sono enormi. Oltre 130 tra abitazioni e infrastrutture sono state già completamente distrutte mentre gli sfollati ammontano a 5.500. Nonostante l’eruzione di domenica scorsa, la forza con cui il magma continua a spingere fa sì che la deformazione del terreno continui ad aumentare. Secondo gli scienziati, questa deformazione raggiunge i 20 centimetri, motivo per cui tutti i centri di ricerca coinvolti stanno monitorando da vicino il fenomeno, nel caso possa provocare una nuova eruzione in un altro punto.
Pedro Sanchez, presidente del Governo di Spagna, si è recato alle Canarie posticipando così il suo viaggio a New York per prendere parte all’Assemblea delle Nazioni Unite.
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