In Islanda si è svegliato il vulcano Fagradalsfjall, situato nella penisola di Reykjanes, a circa 40 km dalla capitale Reykjavik. L’eruzione, iniziata ieri intorno alle 21.40, era stata di fatto praticamente annunciata. Nelle ultime settimane infatti sono stati registrati nell’area più di 40mila piccoli terremoti. Un notevole balzo in avanti rispetto ai 1.000-3.000 terremoti registrati ogni anno dal 2014.
Il sistema vulcanico Krysuvik, che non ha un vulcano centrale, si trova a sud del monte Fagradalsfjall sulla penisola di Reykjanes, nel sud-ovest dell’Islanda. L’aeroporto internazionale di Keflavik, situato a poca distanza dall’area, ha bloccato i voli sia in entrata che in uscita.
Il sistema vulcanico Krysuvik è stato inattivo negli ultimi 900 anni, secondo l’ufficio meteorologico islandese, mentre l’ultima eruzione sulla penisola di Reykjanes risale a quasi 800 anni fa, al 1240. Negli ultimi tempi la regione è stata sottoposta a maggior sorveglianza dopo che il 24 febbraio è stato registrato un terremoto di magnitudo 5.7 alla periferia di Reykjavik, seguito da un numero insolito di scosse minori: più di 50mila, il numero più alto dall’inizio delle registrazioni digitali nel 1991, si legge sul Guardian.
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