Nel 2021 la deforestazione è diminuita del 6.3%, ma serve un’azione urgente per arrivare all’obiettivo di debellarla completamente entro il 2030. Quasi 7 milioni di ettari, però, sono andati perduti e la distruzione delle foreste pluviali tropicali più ricche di carbonio e biodiversità è diminuita solo del 3%.Lo conferma la The Forest Declaration Platform. La Forest Declaration Assessment è un’iniziativa indipendente guidata dalla società civile per valutare i progressi verso gli obiettivi globali di fermare la deforestazione e ripristinare 350 milioni di ettari di terreno degradato entro il 2030, come stabilito in dichiarazioni internazionali come la Dichiarazione di New York sulle foreste del 2014 e la Dichiarazione dei leader di Glasgow sulle foreste e l’uso del suolo del 2021.
La valutazione (ex Dichiarazione di New York sulla valutazione dei progressi nelle foreste), condotta da una coalizione tra società civile e organizzazioni di ricerca, fornisce resoconti e analisi sullo stato delle foreste del Pianeta: nessun indicatore globale è sulla buona strada per soddisfare il Obiettivi 2030 per fermare la perdita e il degrado delle foreste e ripristinare 350 milioni di ettari di paesaggio forestale. I finanziamenti per la protezione e il ripristino delle foreste devono aumentare di 200 volte i livelli attuali per raggiungere gli obiettivi forestali e i migliori gestori di terreni boschivi – Popoli Indigeni e comunità locali – rimangono esclusi dal processo decisionale, molte opportunità di finanziamento e tutele che garantiscano i loro diritti territoriali.
Secondo gli esperti, il riscaldamento globale non può essere limitato a 1,5°C al di sopra dei livelli preindustriali senza porre fine alla deforestazione. Al vertice delle Nazioni Unite sul clima COP26 a Glasgow lo scorso anno, 145 paesi si sono impegnati a porre fine all’abbattimento delle foreste entro la fine del decennio.
Ci sono stati però dei progressi eccezionali da parte di alcuni paesi. Il report ha rilevato che l’Asia tropicale è l’unica regione attualmente sulla buona strada per fermare la deforestazione entro il 2030, in gran parte sulla base dei progressi portati avanti dall’Indonesia (l’unico paese ad aver abbassato il tasso di deforestazione in ciascuno degli ultimi cinque anni) e della vicina Malesia.
Nel frattempo la copertura forestale è aumentata di circa 130,9 milioni di ettari dal 2000 al 2020, pari a un’area poco più grande di quella del Perù, con guadagni netti in 36 paesi. Tuttavia, i guadagni di copertura forestale non compenseranno mai la perdita di foreste in termini di stoccaggio del carbonio, biodiversità e servizi ecosistemici. Le foreste sono fondamentali per regolare e ristabilire il clima globale, con quelle tropicali che svolgono un ruolo fondamentale in questo senso. L’eliminazione della deforestazione entro il 2030 è una pietra miliare per l’obiettivo di Parigi, perché i cambiamenti nell’uso del suolo, inclusa la deforestazione, rappresentano circa il 10-12% delle emissioni globali.
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