L’Europa sta già facendo i conti con gli effetti dei cambiamenti climatici: la conferma arriva da un recente studio che ha preso in analisi in particolare i fenomeni legati alle alluvioni.
Lo studio è stato condotto dall’esperto austriaco Günter Blöschl, che ha guidato un team internazionale coinvolgendo in totale 34 gruppi di ricerca nell’analisi dei dati relativi addirittura agli ultimi 500 anni. I risultati lasciano poco spazio ai dubbi: in mezzo millennio, gli ultimi 30 anni sono stati tra i periodi in cui si sono registrate più alluvioni.
Non è cambiato solo il numero di questi fenomeni estremi, ma anche altri elementi: la ricerca ha evidenziato, per esempio, che le alluvioni che hanno colpito l’Europa nell’ultimo periodo sono state più estese in molti luoghi. È cambiato anche il rapporto tra questo tipo di eventi e le temperature. Mentre in passato si registravano alluvioni soprattutto nei mesi più freddi dell’anno, oggi il riscaldamento globale ha cambiato radicalmente le cose.
«Il nostro studio mostra per la prima volta che i meccanismi [che regolano i fenomeni alluvionali, ndr] sono cambiati», ha sottolineato il professor Blöschl: «in passato le alluvioni si verificavano più frequentemente con condizioni fredde, ora è il contrario».
I ricercatori hanno analizzato decine di migliaia di documenti storici sulle alluvioni che si sono verificate in tutta Europa dal 1500 in poi, confermando anche i risultati di un altro studio che recentemente aveva denunciato un aumento delle alluvioni negli ultimi 20 anni.
Studi di questo tipo sono fondamentali non solo per comprendere meglio quello che sta accadendo intorno a noi, ma anche per far emergere l’importanza di organizzarsi al meglio per gestire i rischi a cui andiamo incontro. È la prima volta che uno studio analizza in modo così dettagliato le informazioni relative alle alluvioni che si sono registrate in un intero continente in un periodo storico così lungo: offrendo dati più precisi, i ricercatori ci forniscono informazioni importantissime per valutare i rischi che siamo destinati ad affrontare. Come ha sottolineato il professor Blöschl, «a prescindere dagli sforzi che compiremo per mitigare i cambiamenti climatici, dovremo sicuramente affrontarne gli effetti nei prossimi decenni». È di importanza vitale che la gestione del rischio si adatti, bene e in fretta, a questa nuova realtà.
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