Scienza

Spettri rossi, lo spettacolare fenomeno fotografato sul Nord Italia

Ecco cosa sono gli "sprites", un fenomeno particolare ancora oggetto di studio

Una foto così forse ancora non era mai stata fatta: gli spettri rossi, in inglese “sprites“, sono stati fotografati nei cieli del Nord Italia durante il passaggio temporalesco di martedì 6 agosto. La meravigliosa fotografia è stata scattata dalla Svizzera da Roger Spinner. Si tratta di un fenomeno particolare ancora oggetto di studio.

Gli spettri rossi assomigliano a fulmini di un colore rosso-viola. Gli sprites, acronimo di Stratospheric/mesospheric Preturbations Resulting from Intense Thunderstorm Electrification (in pratica perturbazioni stratosferiche/mesosferiche che risultano da intense fulminazioni durante temporali), sono associati ai fulmini ma si formano al di sopra dei temporali, ad una quota molto alta, tra i 50 e i 90 chilometri di altezza in atmosfera. Lo spettro rosso viene innescato dal fulmini nube-terra e la loro presenza nel cielo dura pochissimi millisecondi, un battito di ciglia. Gli sprites possono assumere tre forme diverse: a medusa, colonna o carota.

Gli spettri rossi si formano in corrispondenza di una violenta scarica elettrica di un fulmine che colpisce la superficie terrestre. Sono bolle di aria ionizzata che vengono scagliate sopra la nube temporalesca fino a circa 80-90 chilometri, nella mesosfera, e poi virano, tornando verso il basso muovendosi a un decimo della velocità della luce. L’intero processo dura appena 20 millisecondi. Gli spettri rossi sono plasma “freddo”: sono molto più simili a scariche dei tubi fluorescenti che alle fulminazioni, quindi, perché il meccanismo che li innesca è differente.

E’ molto difficile scattare una foto del genere o addirittura avvistarli ad occhio nudo perché possono formarsi ad una quota molto elevate dell’atmosfera e spesso sono coperti dalle nubi temporalesche. Tuttavia negli ultimi anni sono stati messi a punto degli strumenti sofisticati che permettono una osservazione più precisa del fenomeno, come fotocamere ad altissima velocità capaci di scattare 10 mila frame al secondo.

Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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