L’uragano Dorian, dopo aver sostato per tre interminabili giorni sulle Bahamas si sta finalmente spostando verso nord-ovest. Alle sue spalle ha lasciato una lunga scia di devastazione: le isole delle Bahamas hanno subito i danni più ingenti finora. Dorian ha scaricato sulle isole più settentrionali tutta la sua potenza: il livello del mare, per effetto dell’onda di tempesta (storm surge), si è alzato di 4-6 metri inondando non solo le zone costiere ma anche quelle interne. La pioggia, a causa della stazionarietà dell’uragano, ha raggiunto picchi eccezionalmente alti: si stimano accumuli complessivi fino a 760 mm. Il tutto senza contare i venti che hanno superato i 300 chilometri all’ora e le mareggiate.
L’allerta rossa per l’arrivo dell’uragano è stata diramata lungo le zone costiere di Florida, Georgia, Carolina del Sud e Carolina del Nord. Dorian attualmente è un uragano di categoria 2 con venti a 175 km/h e raffiche superiori. I venti da uragano arrivano a quasi a 100 chilometri di distanza dall’occhio di Dorian che ora si trova qui, a 155 chilometri ad est di Cape Canaveral, in Florida. La Florida quindi verrà per il momento solo sfiorata da Dorian: sulle coste orientali dello stato arrivano venti forti ma inferiori ai 119 km/h.
Ora Dorian si sta spostando verso nord nord-ovest ad una velocità di 13 km/h. L’uragano, ora di categoria 2, dovrebbe costeggiare gli Stati Uniti orientali fino a raggiungere venerdì la Carolina del Nord. Nei giorni successivi potrebbe proseguire verso nord-est, sfiorando le coste anche del New Jersey, New York e Massachussetts. In questo lasso di tempo la sua potenza dovrebbe gradualmente diminuire.
Entro domenica Dorian potrebbe raggiungere il Canada, arrivando sulla Nuova Scozia e sull’isola di Terranova, forse ancora come uragano di categoria 1. Da oggi, entro domenica, Dorian potrebbe quindi percorrere circa 2800 chilometri.
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