La primavera del 2020 è stata più calda della media: lo confermano i dati resi noti oggi dal servizio Copernicus Climate Change (c3s).
In tutto l’emisfero boreale, la primavera 2020 è stata caratterizzata da temperature mediamente superiori alla norma. L’anomalia è stata eccezionale soprattutto per la Siberia, che ha raggiunto quasi 10 gradi oltre la media del periodo tra il 1981 e il 2010 nel nord-ovest della regione. È stata una stagione più calda del normale anche in gran parte dell’Artico, in Sud America, in Africa, in Antartide e in diverse zone dell’Europa.
In Francia, quella che si è appena chiusa è stata la seconda primavera più calda mai registrata. Hanno fatto eccezione l’Europa centrale e la Scandinavia, dove la primavera è stata più fredda della media.
A far registrare temperature superiori alla media, sottolineano gli esperti di Copernicus, è stato tutto il periodo degli ultimi 12 mesi. A livello globale i valori registrati da giugno 2019 a maggio 2020 sono infatti stati al di sopra della media di 0,66°C. In generale, gli ultimi dodici mesi sono stati più caldi del normale sulla maggior parte delle terre e degli oceani del nostro pianeta, con un’anomalia particolarmente rilevante su parte della Siberia e dell’Alaska settentrionali e su alcune aree dell’Antartide occidentale. Nel vecchio continente hanno fatto eccezione altre zone, nello specifico il Canada centrale e alcune aree degli oceani, dove le temperature sono state al di sotto della media.
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