Come previsto, la stagione degli uragani si sta rivelando essere eccezionale quest’anno sull’Atlantico. Al momento siamo nel picco della stagione e sull’Oceano Atlantico nella giornata di lunedì 14 settembre si potevano contare ben 5 cicloni tropicali attivi. Si tratta di un fatto eccezionale che è stato osservato solo una volta, nel 1971! Tra i cinque cicloni spiccano gli uragani Sally e Paulette, le tempeste Teddy e Vicky – le ultime arrivate – e la depressione tropicale Rene, dissipata oggi.
Ma non è tutto: un altro ciclone potrebbe formarsi nei prossimi giorni. Secondo le proiezioni la probabilità che una nuova depressione possa formarsi non lontano dalle coste occidentali dell’Africa centrale entro le prossime 24-48 ore è del 50%, e sale al 70% entro i prossimi 5 giorni. Se questa depressione dovesse intensificarsi e diventare una tempesta, verrebbe chiamata Wilfred. Questo è l’ultimo nome disponibile della lista che ogni anno viene usata dai centri meteo per nominate le tempeste e gli uragani atlantici.
Difficilmente durante la stagione degli uragani – che va dal 1 giugno al 30 novembre – vengono sfruttati tutti i nomi della lista, ma quest’anno l’attività sull’Atlantico è eccezionale. La lettera “V”, la ventesima, non è mai stata usata così presto sul calendario: il record precedente era della tempesta Vince, nata sull’Atlantico il 9 ottobre 2005.
E se dovessero formarsi altre tempeste e uragani, come verranno chiamati? La WMO ha chiarito che verrà usato l’alfabeto greco: Alpha, Beta, Gamma, Delta, Epsilon, Zeta, Eta e Theta potrebbero essere quindi le prossime tempeste atlantiche. Prima d’ora l’alfabeto greco è stato utilizzato soltanto una volta, nel 2005, stagione segnata da uragani del calibro di Katrina, Rita e Wilma.
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