Estero

Germania, gli sforzi sul clima rischiano di non bastare

Gli obiettivi climatici della Germania rischiano di non essere abbastanza efficaci. In attesa che il Governo dia il via libera nelle prossime ore, tra le altre misure, alla riduzione delle emissioni nazionali del 65% al di sotto dei livelli del 1990 entro il 2030, arrivano nuove perplessità sulla reale efficacia di queste strategie. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale tedesca della fine di aprile che aveva ritenuto gli sforzi del Paese sul clima insufficienti, è la volta del Climate Action Tracker.

Da un’analisi di questo istituto, che dal 2009 fornisce approfondimenti indipendenti ai responsabili politici per perseguire gli obiettivi dell’Accordo di Parigi, emergono delle criticità. Per essere in linea con il limite di 1,5°C dell’accordo del 2015, il nuovo obiettivo di riduzione nazionale per il 2030 della Germania dovrebbe mirare a riduzioni delle emissioni nazionali di almeno il 69%.

Germania: tra gli aspetti positivi la neutralità climatica spostata dal 2050 al 2045

Nella proposta che sarà varata a breve è stato introdotto un nuovo obiettivo. Si tratta della riduzione dell’88% delle emissioni entro il 2040, come affermato dal ministro delle finanze Olaf Scholz e dal ministro dell’ambiente Svenja Schulze. Questo target è in linea con il percorso di riduzione delle emissioni di almeno l’84% entro il 2040 per arrivare a limitare il riscaldamento globale a 1,5°C.

Secondo l’accordo di Parigi, tutti i Paesi dovrebbero presentare obiettivi più elevati quest’anno. In origine la data era stata fissata nel 2020, ma l’emergenza della pandemia ha ritardato il tutto di un anno. In quanto parte dell’Unione europea e dei suoi Stati membri, anche la Germania ha l’obbligo di migliorare i suoi obiettivi per il 2030. Gli obiettivi per il periodo successivo al 2030, in particolare il 2035, devono essere presentati entro il 2025.

Un altro aspetto positivo riguarda la proposta tedesca di fissare il suo obiettivo di neutralità climatica spostandolo dal 2050 al 2045. Raggiungere lo zero netto entro il 2045 potrebbe determinare una minor necessità di emissioni negative e successivamente a livello globale, aumenterebbe anche la probabilità di limitare il riscaldamento a 1,5°C.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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