Completamente realizzati con rifiuti elettronici, i volti giganteschi dei grandi del mondo sovrastano la spiaggia di Sandy Acres, lungo la costa in cui oggi gli stessi leader del G7 si incontreranno.
L’opera si intitola Mount Recyclemore, è alta circa 3 metri e raffigura il premier britannico Boris Johnson, il premier giapponese Yoshihide Suga, il presidente francese Emmanuel Macron, il presidente del consiglio italiano Mario Draghi, il premier canadese Justin Trudeau, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente Usa Joe Biden.
L’installazione è opera dell’artista Joe Rush e di musicMagpie, rivenditore britannico di elettronica di seconda mano, con la collaborazione di circa 15 artisti: rimarrà sulla spiaggia fino a domenica per poi essere allestita nella sede di musicMagpie nella Greater Manchester.
Di recente il segretario generale dell’ONU, António Guterres, ha affermato in un’intervista rilasciata al Guardian che «stiamo arrivando al punto di non ritorno».
Le politiche del G7 saranno fondamentali per contrastare la crisi ambientale e climatica che stiamo vivendo, e che si profila catastrofica. Uno studio ha stimato l‘impatto dei cambiamenti climatici annunciando che, di questo passo, proprio i Paesi del G7 vanno dritti verso una crisi economica doppia rispetto a quella provocata dal Covid-19.
Dai leader sono arrivati alcuni segnali positivi. A maggio hanno raggiunto un accordo per fermare i finanziamenti alle centrali a carbone entro la fine del 2021; di recente Boris Johnson, padrone di casa in questo incontro e nella COP26, ha auspicato da parte degli stessi leader la firma di una sorta di “piano Marshall” sul clima che permetta di sostenere i Paesi in via di sviluppo a de-carbonizzare le loro economie.
Peccato che lo stesso Johnson sia finito nella bufera, proprio alla vigilia del G7, per aver scelto di utilizzare il proprio jet privato, estremamente inquinante, per raggiungere la sede dell’incontro, abbastanza vicina a Londra da poter essere raggiunta piuttosto comodamente in treno.
Dando un messaggio davvero poco in linea con l’impegno ambientale e climatico in cui molti speravano, il prime minister ha pensato bene di annunciare il proprio arrivo in Cornovaglia pubblicando l’immagine del suo sbarco dal jet:
Nonostante alcune premesse che possono sembrare poco promettenti, il summit del G7 potrebbe davvero rappresentare un momento importante nell’impegno dei Grandi della Terra sulle tematiche legate al clima e all’ambiente, e la speranza è che possa portare ad azioni più incisive.
Il summit durerà fino a domenica 13 giugno, e rappresenterà per i leader il primo incontro di persona dall’inizio della pandemia. Le aspettative sono alte, anche in vista delle opportunità inedite messe sul tavolo dalla necessità di impostare una nuova ripartenza dopo l’emergenza sanitaria che ha messo in ginocchio il mondo dell’ultimo anno e mezzo.
Proprio il tema della “ricostruzione” sarà il fil rouge su cui si svilupperanno gli incontri del leader, dedicati tutti alla tematica del “Building Back” che di volta in volta sarà affrontata sotto un diverso punto di vista, dalla salute alla politica estera. Clima e ambiente saranno al centro soprattutto nella giornata di domenica, in occasione della sessione di lavoro che è stata intitolata “Building back Greener – Climate and Nature”.
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