L’Australia ha dimostrato di avere le più alte emissioni pro capite al mondo dall’energia a carbone, quasi il doppio di quelle della Cina. Il dato è scaturito alla COP26 di Glasgow, da un’analisi presentata dal thinktank britannico sul clima e l’energia Ember. Le emissioni annue pro capite dell’Australia – che precede Corea del Sud, Sudafrica, Stati Uniti e Cina -, sono cinque volte superiori alla media globale e il 40% in più rispetto a qualsiasi altro grande utilizzatore di energia a carbone.
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Mentre la COP26 giunge al suo atto finale, un’analisi di Ember mette in luce come l’Australia, da quando è stato firmato l’Accordo di Parigi, abbia emesso 5,34 tonnellate di anidride carbonica per persona ogni anno, precedendo la Corea del Sud (3,81), il Sudafrica (3,19), gli Stati Uniti (3,08) e il più grande emettitore assoluto del mondo, la Cina (2,71). L’Australia emette 5 volte più C02 dall’energia a carbone rispetto alla media globale.
Ember, citando la Road Map tracciata dall’Agenzia Internazionale dell’Energia, ricorda che i Paesi dell’OCSE, compresa l’Australia, per allinearsi concretamente all’obiettivo di mantenere il riscaldamento globale entro gli 1,5°C dovrebbero porre fine all’energia a carbone entro il 2030. Il primo ministro australiano, Scott Morrison, ha respinto l’idea decidendo di non unirsi al gruppo dei 40 Paesi che invece hanno preso l’impegno di eliminare gradualmente il carbone entro la fine del decennio. Il 60% dell’elettricità prodotta dall’Australia nell’ultimo anno proveniva dalla combustione del carbone. Il trend adesso sta diminuendo, ma con gli attuali programmi di chiusura la combustione del carbone andrebbe avanti fino al 2040.
Intanto alla COP26 si storce il naso contro l’Australia, che insieme a Indonesia, Messico e Singapore ha deciso di presentare lo stesso obiettivo di riduzione delle emissioni, senza innalzare l’impegno climatico. Il Paese guidato da Morrison si è impegnato a tagliare solo il 26-28% rispetto ai livelli del 2005, anche se le proiezioni del governo suggeriscono che potrebbe effettuare un taglio fino al 35%. Gli scienziati hanno consigliato di ridurre le emissioni globali del 45% entro il 2030.
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