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COP26: l’Italia entra nel BOGA, la Beyond Oil & Gas Alliance

L’Italia entrerà a far parte della BOGA, la Beyond Oil & Gas Alliance istituita da Costa Rica e Danimarca. La conferma è arrivata in tarda mattinata dal ministro Cingolani a NatGeoTv. L’Italia entra come Paese “amico” della BOGA.

Esistono infatti diversi livelli di partecipazione nella Beyond Oil & Gas Alliance, ognuno con un differente grado di partecipazione e di impegno politico: dalla “full membership”, al livello dei membri associati, fino al terzo livello “amici”. L’Italia, quindi, per ora si impegna ad allineare la produzione oil&gas con gli obiettivi di Parigi.

«L’Italia è avanti – ha detto il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani – e abbiamo le idee chiare. Siamo molto avanti sul phase out del carbone e sul gas abbiamo le idee chiare: abbiamo il più grande programma di rinnovabili al momento scritto che prevede 70 miliardi di watt in più di impianti rinnovabili nei prossimi 9 anni. Il nostro obiettivo è arrivare al 2030 al 70% di energia elettrica rinnovabile».

California, Nuova Zelanda e Portogallo hanno deciso di entrare come membri associati, mentre Svezia, Francia, Quebec, Groenlandia, Irlanda e Galles sono diventati “Core Members”.

La BOGA è una coalizione internazionale in cui governi e stakeholder lavorano per facilitare la riduzione progressiva della produzione di petrolio e gas.

Per poter raggiungere gli obiettivi dell’Accordo di Parigi è necessaria un’azione comune, a livello internazionale, e cambiare il modo con cui produciamo e usiamo energia. La coalizione ha come obiettivo quello di promuovere la transizione, creare un dialogo e concentrare le forze della comunità internazionale. Finora, nonostante le evidenze scientifiche e incompatibilmente con l’obiettivo degli 1,5°C, i piani dei governi risultavano in un incremento del 57% della produzione di gas e petrolio entro il 2030.

La partecipazione dell’Italia è sicuramente una bella notizia, un passo importante per poter anche solo sperare di mantenere la temperatura globale ben sotto la soglia dei 2°C.

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Silvia Turci

Ho conseguito una laurea specialistica in Comunicazione per l’Impresa, i media e le organizzazioni complesse all’Università Cattolica di Milano. Il mio percorso accademico si basa però sullo studio approfondito delle lingue straniere, nello specifico del francese, inglese e russo, culminato con una laurea triennale in Esperto linguistico d’Impresa. Sono arrivata a Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995) nel 2014 e da allora sono entrata in contatto con la meteorologia e le scienze del clima: una continua scoperta che mi ha fatto appassionare ogni giorno di più al mio lavoro.

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