Estero

Loss and damage: la Danimarca è il primo Paese a stanziare fondi

La Danimarca ha promesso di stanziare oltre 13 milioni di dollari per sostenere i Paesi in via di sviluppo che hanno subito perdite causate da dalla crisi climatica, diventando il primo paese a offrire un risarcimento “loss and damage” alle aree più vulnerabili, in particolare alla zona del Sahel.

L’importo promesso è relativamente piccolo rispetto ai finanziamenti necessari per la mitigazione e l’adattamento, ma questa mossa è comunque molto importante perchè infrange un tabù tra i Paesi ricchi sulla donazione di denaro per far fronte alle perdite e ai danni inevitabili già causati dai cambiamenti climatici.

Il ministro danese per lo sviluppo Flemming Møller Mortensen lo ha annunciato a margine dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. “Ho visto di persona in Bangladesh questa primavera che le conseguenze del cambiamento climatico richiedono maggiore attenzione.
È gravemente ingiusto che i più poveri del mondo debbano soffrire di più per le conseguenze del cambiamento climatico, a cui hanno contribuito meno. ” ha affermato il ministro.

L’impegno della Danimarca a mobilitare fondi per perdite e danni è “un passo nella giusta direzione. La mossa “si spera possa ispirare altri paesi a seguirla”, ha affermato.

In precedenza, solo la Scozia e la regione belga della Vallonia hanno promesso finanziamenti per perdite e danni. Nessuno dei due è però uno stato membro delle Nazioni Unite.

Dei 100 milioni di corone danesi (13 milioni di dollari), 35 milioni di corone danesi (5 milioni di dollari) andranno a un’organizzazione con sede a Francoforte chiamata InsuResilience, che sovvenziona le assicurazioni nei paesi più poveri. Nel 2021, InsuResilience mirava a spendere 7 milioni di euro, conducendo progetti su piccola scala.

Altri 32,5 milioni di corone danesi (4 milioni di dollari) andranno a partenariati strategici del ministero degli Esteri danese con la società civile, che lavorano con le perdite e i danni legati al clima con un’attenzione particolare alla regione del Sahel.

Durante la COP26 dello scorso anno, il G77, un blocco di oltre 130 paesi in via di sviluppo, ha spinto per creare una struttura finanziaria per sostenere le vittime dei disastri climatici. L’iniziativa è stata però bloccata da UE e USA.

Redazione

Redazione giornalistica composta da esperti di clima e ambiente con competenze sviluppate negli anni, lavorando a stretto contatto con i meteorologi e i fisici in Meteo Expert (già conosciuto come Centro Epson Meteo dal 1995).

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