Nuova Delhi è stata travolta da uno smog soffocante che ha purtroppo riempito i reparti degli ospedali pediatrici mentre molte scuole sono state costrette a chiudere. Inoltre, dopo il Festival indù di Diwali, che ha preso il via il 10 novembre, l’inquinamento atmosferico è anche peggiorato a causa di petardi e fuochi d’artificio (che adesso il governo sta cercando di vietare). Ma come mai l’inquinamento atmosferico in questo momento è così grave in India?
Dal 3 novembre, l’indice di qualità dell’aria (AQI), una misura di otto inquinanti (tra cui particolato fine, ozono e anidride solforosa), a Delhi è rimasto costantemente al di sopra di 99. Qualunque valore superiore a 150 è classificato come malsano. Il 6 novembre l’AQI ha superato quota 500, il massimo della scala. La concentrazione giornaliera in città di particelle fini con diametro inferiore a 2,5 micrometri (PM 2,5 ), che possono entrare nel flusso sanguigno con conseguenti problemi di salute, è rimasta superiore a 200 microgrammi per metro cubo tra il 3 e il 9 novembre. Le linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomandano che le concentrazioni rimangano al di sotto della media di 15 microgrammi per metro cubo nell’arco delle 24 ore.
Il picco dell’inquinamento atmosferico in città in questo periodo dell’anno è in realtà tipico, spiegano gli scienziati. Il motivo risiede nella stagione post-monsonica che crea le condizioni ideali per un aumento dello smog. La stagione, che va da ottobre a dicembre, ogni anno crea una bomba inquinante a Delhi ma anche in altre città dell’India. Oltre alla capitale, anche Calcutta e Mumbai risultano essere tra le dieci città più inquinate al mondo.
Vinayak Sinha, chimico dell’atmosfera presso l’Indian Institute of Science Education and Research Mohali, spiega che le condizioni atmosferiche post-monsoniche aumentano l’inquinamento. Innanzitutto, banalmente, cessano le piogge che spazzano via le sostanze inquinanti dall’aria. In secondo luogo, quando le temperature scendono, il limite superiore della troposfera, ossia lo strato più basso dell’atmosfera, diminuisce di altitudine e la troposfera si restringe. Ciò fa sì che l’insieme di sostanze inquinanti nella troposfera diventi più concentrato. Inoltre, in concomitanza con le diverse condizioni meteorologiche aumentano anche tutti quegli atteggiamenti che contribuiscono all’inquinamento atmosferico, come per esempio la polvere dei lavori edilizi, i fuochi nelle discariche e quelli post raccolto degli agricoltori.
Ma cosa si può fare per limitare lo smog? Il governo di Nuova Delhi per limitare le emissioni inquinanti, per una settimana a partire dal 13 novembre, ha disposto delle limitazioni ai veicoli dalle 8 del mattino alle 20 della sera. Tali limitazioni hanno però un impatto limitato principalmente per due motivi: innanzitutto le motociclette, che spesso inquinano più delle automobili, sono escluse dal divieto e inoltre molti lavoratori, per evitare le limitazioni, partono prima delle 8 e rientrano dopo le 20. Con la conseguenza di una concentrazione di traffico esagerata in questo periodo dell’anno.
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