Approfondimenti

Pezzi di plastica che possono resistere nell’ambiente fino a 1300 anni

Dati allarmanti da uno studio condotto dall'Università di Plymouth in Inghilterra

Uno studio condotto dall’Università di Plymouth in Inghilterra, ha portato alla luce dati allarmanti che riguardano l’inquinamento da plastica negli oceani, in particolare prendendo in esame i mattoncini LEGO. Secondo gli studiosi questi possono durare fino a 1300 anni prima di venire completamente decomposti grazie all’azione dell’acqua. L’azienda danese è stata fondata nel 1916 ed è nota internazionalmente proprio per la sua linea di mattoncini assemblabili il cui nome venne ideato nel 1934 dall’unione delle parole danesi “leg godt” che significa “gioca bene”. La loro produzione iniziò nel 1949; LEGO ha promesso di utilizzare esclusivamente bioplastiche biodegradabili dal 2025. Essendo un’attività di così vecchia data, purtroppo in circolazione ci sono centinaia di migliaia di mattoncini, forse anche milioni, che risalgono a 30 o 40 anni fa.

Foto di M W da Pixabay

I mattoncini sono stati ritrovati nelle spiagge della Cornovaglia: negli ultimi 10 anni sono molte le organizzazioni di volontari della zona che hanno lavorato per ripulire le spiagge da una vera e propria invasione di migliaia di pezzi di plastica risalenti agli anni Settanta e Ottanta. La squadra di Plymouth, guidato da Andrew Turner, ha prelevato circa 50 campioni di LEGO per poi pesarli, datarli e confrontarli con pezzi dello stesso periodo mai usciti sul mercato. Utilizzando la perdita di spessore misurata e l’età dei blocchi, sono quindi stati stimati i tempi di permanenza nell’ambiente. Gli scienziati hanno preso in considerazione un range di tempo che va tra circa 100 e 1300 anni che tiene anche conto degli agenti atmosferici.

Stefania Andriola

Lavoro in redazione da febbraio 2010. Mi piace definirmi “giornalista, scrittrice e viaggiatrice”. Adoro viaggiare, conoscere culture diverse; amo correre, andare in bicicletta, fare lunghe passeggiate ma anche leggere un buon libro. Al mattino mi sveglio sempre con un’idea: cercare di aggiungere ogni giorno un paragrafo nuovo e interessante al libro della mia vita e i viaggi riempiono le pagine che maggiormente amo. La meteorologia per me non è solo una scienza ma è una passione e un modo per ricordarmi quanto siamo impotenti di fronte alle forze della natura. Non possiamo chiudere gli occhi e dobbiamo pensare a dare il nostro contributo per salvaguardare il Pianeta. Bastano piccoli gesti.

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