Il maltempo estremo sta mettendo in ginocchio l’estremo Sud dell’Italia, in particolare Calabria meridionale e Sicilia orientale dove le piogge proseguono senza sosta da domenica scorsa. Particolarmente critica la situazione nella piana di Catania, dove si è verificata un’alluvione con ingenti danni, dispersi e purtroppo anche una vittima. Il vortice ciclonico responsabile di questa fase estremamente critica dovrebbe rimanere stazionario tra lo Ionio meridionale e il Canale di Sicilia almeno fino a sabato, con alcune zone che potrebbero vedere accumuli totali di pioggia paragonabili a quelli che mediamente si verificano in un anno intero.
Maltempo, vortice STAZIONARIO: in una settimana potrebbe cadere la pioggia di 1 ANNO intero! |
Questa fase di maltempo ovviamente aggrava la situazione nelle campagne dell’estremo Sud, dove l’aumento dei fenomeni meteo estremi ha già causato danni economici rivelanti che ora purtroppo non fanno altro che aumentare.
Le previsioni meteo per le prossime ore
Nel 2021 l’Italia ha fatto registrare un’impennata dei fenomeni meteo estremi, con relativi danni economici per il settore agricolo che ammontano ormai a oltre un miliardo di euro con più di sei nubifragi al giorno. La situazione più critica si registra nella piana di Catania dove a causa dell’alluvione le campagne risultano praticamente devastate. Aziende isolate, campi allagati, verdure, ortaggi e agrumeti a mollo, strade interrotte e raccolta delle olive paralizzata.
Sempre fra Catania e Siracusa – continua la Coldiretti – si registrano danni ingenti a Scordia, Palagonia e Lentini con alberi di agrumi sradicati, strutture colpite, recinzioni e muri crollati. L’ondata di maltempo si è abbattuta su una regione come la Sicilia, dove il 92,3% dei comuni e i loro relativi territori risultano a rischio frane e/o alluvioni con i terreni che non riescono ad assorbire l’acqua. Una situazione che in Calabria e Basilicata, sottolinea Coldiretti, addirittura si aggrava con il 100% dei comuni a rischio mentre la Puglia si ferma a 89,1% contro una media nazionale del 91,3% con 7.252 comuni a rischio, secondo i dati Ispra. Per affrontare i danni dei cambiamenti climatici – conclude Coldiretti – servono interventi strutturali e strumenti di gestione del rischio sempre più avanzati, efficaci e con meno burocrazia, ma soprattutto un impegno per frenare la crisi climatica.
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