Nelle ultime ore sul Nord Italia sono finalmente tornate precipitazioni significative, che hanno bagnato anche le regioni soffocate dalla siccità più estrema al Nord-Ovest, ma sono state accompagnate in alcuni casi da fenomeni molto intensi, come grandine e nubifragi.
Molti i disagi segnalati, dovuti all’intensità dei fenomeni ma anche alla fragilità del territorio, provato da una siccità che non ha precedenti e che contribuisce, tra le altre cose, a rendere più impermeabile il terreno.
Allagamenti e alberi crollati hanno provocato danni in diverse zone del Nord Italia: tra le regioni più colpite la Lombardia e parte del Piemonte, con accumuli di pioggia abbondanti soprattutto nei settori più a nord ma precipitazioni intense anche nelle principali città. Si sono verificate anche alcune frane, ma fortunatamente non si segnalano feriti.
Tra i protagonisti della giornata anche la grandine, che in alcune località è caduta in abbondanza ricoprendo il paesaggio di uno spesso strato bianco. Tra le zone in cui la grandine è arrivata più intensa si segnalano Paullo, nel Milanese, Sassello, in provincia di Savona, e in Emilia Romagna le zone di Forlì e Ferrara. È probabilmente questa l’area dove la grandine ha provocato i danni più seri nelle campagne, dove si temono gravi perdite per le coltivazioni.
Leggi anche: L’Italia è il Paese del Mediterraneo più colpito dalla grandine |
«La caduta della grandine nelle campagne – sottolinea la Coldiretti – è la più dannosa in questa fase stagionale per le perdite irreversibili che provoca alle coltivazioni, mandando in fumo un intero anno di lavoro. La grandine – spiega la Coldiretti – colpisce i frutticini proprio nei primi giorni di formazione in modo da provocarne la caduta o danneggiandoli in modo tale da impedirne la crescita o lasciando deformazioni tali da renderli non adatti alla commercializzazione».
«Un evento climatico avverso che – precisa la Coldiretti – si ripete sempre con maggiore frequenza ma a cambiare è anche la dimensione dei chicchi che risulta essere aumentata considerevolmente negli ultimi anni con la caduta di veri e propri blocchi di ghiaccio anche più grandi di una palla da tennis. Lo scorso anno solo nelle aziende agricole assicurate i danni provocati dalla grandine hanno raggiunto la cifra record di oltre mezzo miliardo di euro secondo l’Asnacodi».
In questo venerdì 21 aprile la fase più intensa si sta chiudendo definitivamente, e i fenomeni sono in attenuazione ovunque. In mattinata le ultime piogge più significative potranno insistere localmente sui settori più settentrionali del Nord Italia, in particolare tra Alpi e Prealpi, e residue nevicate interesseranno le Alpi, specie quelle centrali e orientali, a quote in generale superiori ai 1.500 metri. Nel pomeriggio i fenomeni tenderanno a esaurirsi gradualmente, ma locali rovesci o temporali potranno svilupparsi intorno ai settori centrali e settentrionali dell’Appennino.
Nella giornata di domani il Ponte del 25 Aprile si aprirà con una giornata di tempo stabile ovunque, con tanto sole soprattutto nelle regioni centro-meridionali e nelle Isole maggiori, e un clima decisamente mite. Da domenica si profila poi un nuovo cambio di scenario, con una perturbazione che investirà l’Italia a partire dal Nord per poi coinvolgere, entro il 25 aprile, anche le regioni centro-meridionali. Potete controllare qui le previsioni meteo nei dettagli.
Si attenua l’emergenza siccità in Spagna ed in particolare in Catalogna. Le piogge delle ultime…
Il clima che cambia rappresenta già una sfida concreta e urgente per l'Europa e soprattutto…
Per la prima volta abbiamo superato il traguardo del 30% di elettricità da fonti rinnovabili…
Il mese di aprile 2024 è stato il più caldo a livello globale mai registrato,…
Il governo del Regno Unito è stato sconfitto in tribunale per non aver fatto abbastanza…
Un nuovo rapporto della Banca Mondiale denominato “Recipe for a Livable Planet” descrive il modo…