Sono momenti complicati a causa del forte vento che ha raggiunto non solo l’Italia ma anche la Francia, Svizzera e Austria. Dopo il caldo record, un incendio ha bruciato circa 300 ettari di territorio in Corsica, tra Quenza e Solaro.
I forti venti che hanno raggiunto l’Europa centro-meridionale stanno rendendo le operazioni di spegnimento ancora più difficili. Le raffiche raggiungono addirittura i 120 km/h sull’isola, vento che favorisce la propagazione delle fiamme. Sul posto circa 120 vigili del fuoco.
Il rischio incendi è alto oggi anche in Italia, specie in Sardegna, Sicilia, Valpadana e lungo la costa Adriatica.
Il servizio Effis Copernicus, infatti, segnala un rischio fino ad estremo nel nord della Sardegna e tra moderato e alto altrove.
I venti anche in Italia sono molto forti: osservate dalla rete dell’Aeronautica raffiche oltre i 100 km/h in Sardegna, oltre i 60 km/h a Milano, Torino, Piacenza, Verona, Rimini e Grosseto, fino a 50 km/h a Genova, Padova, Venezia, Ponza, Gela.
In quota i venti sono anche più forti: sul Plateau Rosa le raffiche superano i 120 km/h, a oltre 3000 metri a Gran Vaudala – Ceresole Reale (TO) le raffiche raggiungono addirittura i 170 km/h con punte massime che sfiorano i 200 km/h.
Oltralpe le raffiche hanno raggiunto i 130 km/h a Vienna, record storico per il mese di febbraio, 118 km/h a Innsbruck, 115 a Salisburgo.
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